Il tema del doppio: tra letteratura e cinema tedeschi - 9788827558058

Il tema del doppio: tra letteratura e cinema tedeschi: La breve panoramica sull'argomento mostra che anche per il "Doppelgänger" esiste uno stretto rapporto tra cinema e letteratura nell'ambiente romantico-espressionista tedesco. Del resto il cinema, soprattutto agli albori, non può non avere un legame con la letteratura da cui attinge a piene mani, animato dal forte obiettivo di voler "stupire" cercando di spostare sul campo visivo i problemi, le paure, le angosce personali e collettive di un popolo "in movimento". Il cinema crea quindi un nuovo linguaggio e traspone nel suo "mezzo" tutto il "sapere", nella speranza di superarne i limiti offrendo una nuova "visuale", e perché no, anche un nuovo orizzonte dove si possono intravedere nuovi quesiti ma anche nuove risposte. In tal senso, il cinema tedesco, insieme a quello americano, francese, britannico e anche italiano, ha sicuramente dato un notevole contributo, dando volto a tante figure che ormai fanno parte dell'immaginario collettivo, tra cui, per l'appunto, l'idea del doppio, del "gemello cattivo" che, imperterrito, segue i nostri passi; quella fugace, quasi inconcepibile, visione nello specchio. L'uomo, privilegiando la sicurezza rispetto alle proprie pulsioni, è posto in conflitto tra io soggettivo e io collettivo e ne è "perturbato": talvolta può entrare in uno stato di nevrosi nella quale intravede la figura del doppio. Freud crea e scopre la psicoanalisi e codifica ufficialmente questa "smarrita nevrosi" come "Unheimliches". Il sentimento di "perturbante" è, negli anni del cinema espressionista tedesco, magistralmente interpretato nei capolavori cinematografici che ne
The brief overview of the topic shows that even for the "Doppelg??nger" there is a close relationship between cinema and literature in the romantic atmosphere-German expressionist. Besides the cinema, especially in the early days, cannot fail to have a connection with the literature from which he draws with both hands, powered by strong goal of wanting to "impress" looking to move on the field of vision problems, fears, anxieties and group shows of a people " on the move. The film then creates a new language and transposes in its "means" all knowing, hoping to overcome the limits by offering a new "point of view", and why not, also a new horizon where you can see new questions but also new answers. In this sense, German cinema, along with the American, French, British and Italian too, has certainly made a valuable contribution, giving face to many figures who are part of the collective, including precisely the idea of the double, " evil twin "who, undeterred, follows our steps; that fleeting, almost inconceivable, vision in the mirror. The man, giving priority to the safety with respect to one's impulses, is placed in conflict between collective and subjective and I I "disrupted": sometimes enter a State of neurosis in which the figure of the double. Freud creates and discovers psychoanalysis and neurosis "as" lost "officially this encoding Unheimliches". The feeling of "uncanny" is, in the years of German expressionist cinema, masterfully played in cinematic masterpieces that