Ascoltando Primo Levi. Lavoro, narrazione, etica - 9788862502665

Ascoltando Primo Levi. Lavoro, narrazione, etica: "Se si escludono istanti prodigiosi e singoli che il destino ci può donare, l'amare il proprio lavoro (che purtroppo è privilegio di pochi) costituisce la migliore approssimazione concreta alla felicità sulla terra; ma questa è una verità che non molti conoscono [...] È malinconicamente vero che molti lavori non sono amabili, ma è nocivo scendere in campo carichi di odio preconcetto: chi lo fa, si condanna per la vita a odiare non solo il lavoro, ma se stesso e il mondo. Si può e si deve combattere perché il frutto del lavoro rimanga nelle mani di chi lo fa, e perché il lavoro stesso non sia una pena, ma l'amore o rispettivamente l'odio per l'opera sono un dato interno, originario, che dipende molto dalla storia dell'individuo, e meno di quanto si creda dalle strutture produttive entro cui il lavoro si svolge". (Primo Levi)
"Apart from miraculous moments and individuals that fate can give, love your work (which unfortunately is the privilege of a few) is the best approximation to happiness on Earth; but this is a truth that not many people know about [...] And sadly true that many jobs are not lovable, but harmful take the field loads of hate bias: those who do so are condemned for life to hate not only work, but himself and the world. We can and we must fight because the work remains in the hands of those who do, and because the work itself is not a penalty, but love or hatred for the opera are a given, original Interior, which depends very much on the history of the individual, and less than you think from productive structures within which the work is done. " (Primo Levi)