Tu es Petra - 9788864336022

Tu es Petra: "C'è un punto ove tutto ha inizio. A Oriente, dove sorge il sole. Mentre l'alba si dischiude, nella luce soffusa emergono dagli abissi le parole che Euripide pone sulle labbra della vergine Ifigenia. Parole che toccano il profondo: il perché di un tale sacrificio appare oscuro 'e l'impensabile diviene racconto', citando Loraux. Vibra in queste parole la passione che logora l'uomo dinanzi la morte... e poi nulla. Il desiderio di conoscenza, seppure ardente, non sempre consente di giungere al fondo della questione. E dopo l'ultimo rintocco resta solo il grido afono del dolore che lentamente uccide, nel silenzio i corpi sviliti hanno il colore della morte e il rosso dei tramonti si confonde col sangue del presente indicibile, inimmaginabile. Gli antichi usavano esorcizzare il male, le brutture del mondo sullo spazio scenico teatrale che diveniva "sacro". Taluni contestano il mutamento d'animo della fanciulla nell'Ifigenia in Aulide, troppo repentino e radicale il passaggio dall'antieroico attaccamento alla vita, da quel sole che tutto scalda e crea, al patriottico desiderio di immolarsi. Al drammaturgo, profondo conoscitore dell'animo umano, va il plauso di aver plasmato la generosità e l'entusiasmo di Ifigenia. Euripide, nella sua vecchiaia, aveva stretto ancora nel cuore il ricordo di un punto a Oriente riflesso negli occhi di una donna, gonfi di mare e d'infinito".
"There is a point where everything begins. In the East, where the sun rises. As dawn unfolds in dim light emerge from the depths of the words which Euripides puts on the lips of the Virgin Iphigeneia. Words that touch the deep: the reason for such a sacrifice appears dark and the unthinkable becomes the story, quoting Loraux. Vibrates in these words the passion that tattered man before death ... and then nothing. The ardent desire for knowledge, albeit not always allows you to get to the bottom of the matter. And after the last stroke just the cry of pain that slowly kills aphonic, in silence they debased bodies the color of death and the Red of the sunset is confused with the blood of this unspeakable, unimaginable. The ancients used to exorcise evil, the ugliness of the world theatrical scenic space which became "sacred." Some complain that the change of mind of the maiden in Iphigenia in Aulis, too sudden and radical change from counter attachment to life, from the Sun that warms everything and creates, the patriotic desire to sacrifice himself. The playwright, has a profound knowledge of the human soul, all the applause for having shaped the generosity and enthusiasm of Iphigenia. Euripides, in his old age, he had tightened again in my heart the memory of a point in a woman's eyes, puffy reflection East of sea and of Infinity ".