Grecità ed ebraismo. Nuova ediz. - 9788831293013

Grecità ed ebraismo. Nuova ediz.: La storia del pensiero occidentale non può non dirsi debitrice verso il fruttuoso incontro tra la teologia rivelata giudaico-cristiana e la speculazione razionalistica greca. Ciascuna ha posto al centro una peculiare prospettiva che ha condizionato le concezioni del tempo, dello spazio, della libertà e della conoscenza. Si deve al filosofo ucraino Lev Sestov la disamina sulla specificità della rivelazione ebraico-cristiana rispetto al pensiero greco: lo studioso contrappone questi due itinerari evidenziandone i limiti e le possibilità. Mentre la prospettiva delle religioni abramitiche enfatizza una concezione lineare, progressiva e soteriologica del tempo - in cui si gioca la partita della libertà -, quella greca, aggiunge lo studioso ucraino, è intrisa di ciclicità e immanenza; pertanto quest'ultima immola le scelte morali sull'altare della necessità. Da un lato, una fede capace di incrinare l'ineluttabile dando un nuovo corso alla storia dell'emancipazione dall'immanenza; dall'altro, una ragione che finisce per riprodurre metafisicamente una realtà inemendabile e intrascendibile.
The history of Western thought cannot fail to be said to be indebted to the fruitful encounter between the revealed Judeo-Christian theology and Greek rationalistic speculation. Each has placed at the centre a peculiar perspective that has conditioned the conceptions of time, space, freedom and knowledge. It is due to the Ukrainian philosopher Lev Sestov the examination of the specificity of Jewish-Christian revelation with respect to Greek thought: the scholar contrasts these two itineraries by highlighting the limitations and possibilities. While the perspective of Abrahamic religions emphasizes a linear, progressive and sotheological conception of time - in which the game of freedom is played -, the Greek one, adds the Ukrainian scholar, is imbued with cyclicality and immanence; therefore the latter immolates the moral choices on the altar of necessity. On the one hand, a faith capable of breaking the inevitable by giving a new course to the history of emancipation from immanence; on the other hand, a reason that ends up metaphysically reproducing an inexcusable and intrascensible reality.