Un lento dimagrimento. Le ricadute della crisi sul sistema occupazionale. Rapporto 2012 - 9788820403775

Un lento dimagrimento. Le ricadute della crisi sul sistema occupazionale. Rapporto 2012: All'inizio del 2011 sembrava che la lunga crisi occupazionale iniziata sul finire del 2008 stesse finalmente per concludersi: che fosse possibile, dunque, accertate le perdite complessive in termini di posti di lavoro, ritornare ad un contesto di aumento dell'occupazione, come è necessario per una popolazione attiva che cresce, sotto la spinta sia di dinamiche demografiche sia, soprattutto, di fattori sociali e culturali. Nel corso dell'estate del 2011 questa prospettiva si è rivelata illusoria. Il dimagrimento lento della struttura produttiva è ripreso, rivelandosi in molteplici indicatori, in primis nella strisciante ripresa dei licenziamenti e nella nuova riduzione delle assunzioni a termine. Il job shedding continua, spinto non da movimenti traumatici di distruzione dei posti di lavoro ma da continui ridimensionamenti, determinati soprattutto da una perdurante straordinaria parsimonia nella creazione di nuovi posti di lavoro. Il XX Rapporto illustra le condizioni di un mercato del lavoro veneto segnato da una crisi occupazionale di lunghezza inedita - siamo ormai al quarto anno - e di cui ancora non si intravede la conclusione. Si tratta di un contesto sociale ed economico che propone agli attori sociali e politici una sfida complessa, impossibile da affrontare senza una compiuta consapevolezza delle sue dimensioni e delle sue implicazioni.
At the beginning of 2011 looked like the long employment crisis began in late 2008 was finally drawing to a close: it was possible, therefore, assessed overall losses in terms of jobs, return to an environment of rising employment, as is required for a working population that is growing, driven both by demographic trends are, above all, of social and cultural factors. During the summer of 2011 this perspective proved illusory. Weight loss slow the production structure is taken, revealing himself in a multitude of indicators, primarily in creeping recovery in layoffs and hiring in the new reduction. The job shedding continues, driven not by traumatic movements of destruction of jobs but by continued downsizing, determined mostly by a continuing extraordinary parsimony in creating new jobs. The 20th report illustrates the conditions of a labour market veneto marked by a jobs crisis unprecedented length-we are now in the fourth year-and still do not see the end. It is a social and economic context that social and political actors has a complex challenge, cannot be addressed without a complete awareness of its size and its implications.