L'uomo delle bombe. La vita e i tempi di Felice Orsini, terrorista e gentiluomo - 9788878518421

L'uomo delle bombe. La vita e i tempi di Felice Orsini, terrorista e gentiluomo: Felice Orsini, il patriota che nel 1858 tentò di uccidere Napoleone III anche a costo di provocare una sanguinosa strage tra i civili parigini, è a tutti gli effetti il "padre nobile" del terrorismo italiano dalla metà del XIX secolo fino ai giorni nostri. Velleitario, egocentrico, scapestrato, donnaiolo, coraggiosissimo e nel contempo pasticcione, antesignano della "sindrome di Stoccolma" (ne rimase vittima persino l'imperatrice Eugènie, consorte del suo augusto bersaglio), all'avanguardia nei progressi tecnologici applicati alla lotta armata, capace di suscitare profondissimi sentimenti di stima e di disprezzo nei suoi contemporanei, Felice Orsini ha incarnato tutte le contraddizioni dell'estremista politico disposto a ricorrere alla violenza pur di far trionfare le sue idee, amplificando per tal via l'ambivalenza tipica di ogni terrorista moderno: partire da una giusta causa per approdare - nei fatti, nei metodi e nei risultati - a un puro delirio distruttivo e autodistruttivo. Di questo terrorista (im)perfetto, Alfredo Venturi ricostruisce la caotica vita privata e le straordinarie imprese pubbliche con una prosa tagliente, incalzante, non scevra d'ironia, degna di un grande scrittore di thriller. Un saggio esemplare che, riesumando un personaggio scomodo (eppure così profetico) del Risorgimento italiano, ci ricorda come il nostro presente debba tutto, nel bene e nel male, al nostro passato.
The Patriot Felice Orsini, who in 1858 attempts to murder Napoleon III even at the cost of provoking a bloody civilian massacre Parisians, is in effect the "noble father" of Italian terrorism since the mid-19th century until the present day. Weak-willed, egocentric, dissolute, womaniser, courageous and bungling, a forerunner of the "Stockholm syndrome" (he was the Empress Eug??nie, the wife of his victim even Augustus target) with a cutting edge technological advances applied to armed struggle, able to arouse deep feelings of esteem and contempt in his contemporaries, Felice Orsini has embodied all the contradictions of political extremist willing to resort to violence to triumph his ideas by amplifying this via the ambivalence is typical of any modern terrorist: a just cause to land-in fact, in methods and results-to a pure delirium destructive and self-destructive. Of this terrorist (im) perfect, Allan Valencia reconstructs the chaotic private life and the extraordinary public undertakings with a sharp, insistent prose, not without irony, worthy of a great writer of thrillers. A wise copy which, exhuming an awkward (yet so prophetic) of the Italian Risorgimento, reminds us that our present needs everything, both good and bad, to our past.