Percepire paesaggi. La potenza dello sguardo - 9788833920078

Percepire paesaggi. La potenza dello sguardo: "Chi scrive ha tentato in passato una definizione di paesaggio. La dimensione teorica apriva una sfera metafisica sempre più lontana dall'esistenza, astraendo il concetto dalla realtà. Una buona occupazione per il filosofo, ma poco utile per un ambito in continua trasformazione, da svelare per poter agire. Allora l'etica riprese il suo posto, indicato a suo tempo dai filosofi antichi e dai tragici: il suo ruolo di dottrina del luogo dove l'uomo costruisce e agisce". Paesaggio non è una nozione. Eric Dardel lo considera espressione fedele dell'esistenza. In effetti, il tentativo di cercare una definizione ne svaluta la reale essenza che ammiriamo o in cui viviamo, creando un'astrazione povera, priva della sua ricchezza etica. Nell'ampio panorama delle pubblicazioni sul paesaggio questo volume occupa una posizione a sé: la riflessione di un filosofo che raccoglie la propria esperienza tra ricerca e azione, teoria e progetto. Lo studio parte dalla profondità del nostro passato per guardare al futuro di un mondo umano, dove tutela dei luoghi e lettura della storia nella sua evoluzione si conciliano con il processo di trasformazione dei paesaggi, legato agli eventi contemporanei. Lo sguardo è lo strumento che sa cogliere le trame visibili e invisibili di un paesaggio come insieme di elementi eterogenei in relazione tra loro.
"The writer has attempted a definition of landscape. The theoretical dimension opened a metaphysical sphere increasingly far removed from existence, abstracting the concept from reality. A good occupation for the philosopher, but of little use to an area in constant transformation, to be revealed in order to act. Then the ethics resumed his seat, pointed to his time by ancient philosophers and the tragic: her role as doctrine of the place where the man builds and acts ". Landscape is not a notion. Eric Dardel considers faithful expression of existence. Indeed, the attempt to search for a definition it devalues the essence we admire or where we live, creating an abstraction poor, deprived of its wealth ethics. In the wide range of publications on landscape this volume occupies a position to himself: the reflection of a philosopher who collects his own experience between research and action, theory and design. The study starts from the depth of our past to look forward to a human world, where protection of places and reading of history in its evolution accord with the process of transformation of landscape related to contemporary events. The look is the tool that knows how to seize the storylines seen and unseen by a landscape as a collection of heterogeneous elements relate to each other.