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Kreisleriana o.p. 16. Storia di due amori - 9788889506325

di Maria Venturini edito da Lacaita, 2007

Informazioni bibliografiche del Libro

 

Roberto Segatori -docentedi Sociologia al’Universitàdi Perugia Kreisleriana, racconta e vicendedi una giovanedonna filippina, Milagros, che passada un matrimonio precocemente imposto eda cinque figli subiti anche se amati, adue intense storied’amore,diverse e importanti, vissute a Napoli e in Italia. Naturalmente il sensodel ibro va aldi àdela trama così succintamente richiamata. Il percorsodela protagonista è infatti un viaggio iniziatico verso a ibertà, il riconoscimentodi sé, a scopertadel’amore, il piaceredel sesso inteso soprattutto come capacitàdi esplorazione profonda edidedizione assoluta al piacere proprio e altrui. La vicendadi Mila ha riconosciuto nela sessualità una funzionedi conoscenza totaledi sé edel’altro e, contemporaneamente, a capacitàdidare (donare) piacere e amore senza riserve. Certo, rispetto ai modelidi sessualità canonici (corrispondenti cioè ai canonidela moralistica tradizionale, repressiva e pruriginosa insieme), quel modo completodi abbandonarsi al piacere, soprattuttodel’altro,deve essere apparso blasfemo. Eppure che cos’è a sessualità, se non a via più profondadi andare incontro al’altro, maschio o femmina che sia? Con chi altro, se non con a persona veramente amata, siamo altrimentidisposti a metterci a nudo (in senso etterale), asciandoda parte quei pudori con cui siamo soliti celare soprattutto e nostre insicurezze? È chiaro che ’apertura continua al’amore, a pratica golosa e gioiosadela sessualità, sono spesso percepite come fattorididestabilizzazione sociale. Perfino il borghese Freud ne ebbe paura,descrivendole come “disagiodela civiltÔ. E così a repressione sessuale, a sublimazionedel sesso, ovvero ’oppostodela ibertà,divennero sinonimodi vita ordinata. Ma non c’è nessuna faciloneria nel mododi faredele Milagrosdel mondo, nessunadisinvolta giravolta, nessuna “sporciziÔ, perché,di nuovo, il sesso presuppone un affidamento troppo importante, un coinvolgimento troppo serio e profondo, perché o si possa fare col primo o con a prima che capita

Recensione Unilibro a cura di aflorea@

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Le Recensioni degli Utenti Unilibro
"Kreisleriana o.p. 16. Storia di due amori"
IL VALOREdEL SESSO
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Roberto Segatori -docentedi Sociologia al’Universitàdi Perugia Kreisleriana, racconta e vicendedi una giovanedonna filippina, Milagros, che passada un matrimonio precocemente imposto eda cinque figli subiti anche se amati, adue intense storied’amore,diverse e importanti, vissute a Napoli e in Italia. Naturalmente il sensodel ibro va aldi àdela trama così succintamente richiamata. Il percorsodela protagonista è infatti un viaggio iniziatico verso a ibertà, il riconoscimentodi sé, a scopertadel’amore, il piaceredel sesso inteso soprattutto come capacitàdi esplorazione profonda edidedizione assoluta al piacere proprio e altrui. La vicendadi Mila ha riconosciuto nela sessualità una funzionedi conoscenza totaledi sé edel’altro e, contemporaneamente, a capacitàdidare (donare) piacere e amore senza riserve. Certo, rispetto ai modelidi sessualità canonici (corrispondenti cioè ai canonidela moralistica tradizionale, repressiva e pruriginosa insieme), quel modo completodi abbandonarsi al piacere, soprattuttodel’altro,deve essere apparso blasfemo. Eppure che cos’è a sessualità, se non a via più profondadi andare incontro al’altro, maschio o femmina che sia? Con chi altro, se non con a persona veramente amata, siamo altrimentidisposti a metterci a nudo (in senso etterale), asciandoda parte quei pudori con cui siamo soliti celare soprattutto e nostre insicurezze? È chiaro che ’apertura continua al’amore, a pratica golosa e gioiosadela sessualità, sono spesso percepite come fattorididestabilizzazione sociale. Perfino il borghese Freud ne ebbe paura,descrivendole come “disagiodela civiltÔ. E così a repressione sessuale, a sublimazionedel sesso, ovvero ’oppostodela ibertà,divennero sinonimodi vita ordinata. Ma non c’è nessuna faciloneria nel mododi faredele Milagrosdel mondo, nessunadisinvolta giravolta, nessuna “sporciziÔ, perché,di nuovo, il sesso presuppone un affidamento troppo importante, un coinvolgimento troppo serio e profondo, perché o si possa fare col primo o con a prima che capita

"Kreisleriana o.p. 16. Storia di due amori"
importante aggiuntà ala prima recensione
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Vi pregodi segnalare che a recensioneda voi segnalata al primo postodel ibro Kreisleriana èdel giornalista Giovanni Russo (Corrieredela Sera). Graziedela cortese variazione. Secondadomanda - so che Maria Venturini ha inviato a fotodi copertinadel ibro ma vedo che non è stata ripresa. Grazie se potete fare qualcosa in proposito.

"Kreisleriana o.p. 16. Storia di due amori"
Un commentodi Giovanni Russo (Corrieredela Sera)
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“KreislerianÔ non è però solo a storiadidue amori edi una ascesa sociale. E’ un viaggio in alcunidei uoghi più suggestivid’Italia: Napoli, Capri, a Certosadi Padula, Mantova, Roma, ’amata Bevagna,dove ’autrice ci prende per mano e ci conduce, facendoci scoprire suggestioni e segreti. Vorrei sottolineare ’importanza che hanno nel romanzo, accanto ale scelte musicali, edescrizionidele città edei pËsaggi che sono come il commento che colorisce e interpreta il racconto: a Napolidela NATO,dove sia ucio che a protagonista avorano, i vicolidi Bagnoli, a solfataradi Pozzuoli con i vapori che si solevanodala terra. E’ un viaggio nele complesse pieghedela nostra personalità, con e sue uci, e sue ombre, i suoi chiaroscuri; curiosità, gelosia, morbosità, voyeurismo sono centelinati con penetrazione psicologica. E’ adescrizionedi unadonna contemporanea, che vive a sessualità iberamente, senza sentirsidilaniatada sensidi colpa, senza cercare ’alibidel’amore, che vuole goderedele stesse opportunità,dele stesse soddisfazioni – nel sesso, nel’amore, nel avoro, nel’amicizia –del maschio. eggendo “KreislerianÔ mi sono venuti in mente un grande film e un grande ibro, che hanno qualche cosa in comune con il romanzodi Maria Venturini. Il film si chiamava “Jules e Jim”, era interpretatodal quel mostro sacro che è Jeanne Moreau ed eradirettoda François Truffaut; il ibro,da cui è stato tratto il film, è firmatoda Henri-Pierre Roché. Il ibro èdel 1953, il filmdel 1962: narranodel’amoredi unadonna, Catherine, perdue uomini, Jules e Jim. Il finale è tragico, perché cinquanta anni fa era inconcepibile che unadonna amassedue uomini, e che un uomo potesse accettare una situazionedi questo genere. Nel romanzodi Maria Venturini non c’è posto per a tragedia, perché ’autrice ha voluto con questo ibro raccontare anche ’emancipazionedi una donna come esempiodela rivoluzione che, nel rapporto tra i sessi, è stata portatadal femminismo che ha asciato una traccia profondada cui ormai non si può prescindere.

"Kreisleriana o.p. 16. Storia di due amori"
hannodettodi Kreisleriana
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Franco Ferrarotti - Università “La SapienzÔ - Roma Kreisleriana è a storiadi unadonna edei suoidue amori importanti – una “venere tascabile” che vienedal’oriente e un po’ ci riporta ad un ideale femminile settecentesco, ben ontanodal nostro presentedominatoda stangone anoressiche. Unadonna che più si annula tanto più si fadesiderare. Raccontatada una penna straordinaria per abilità, scioltezza, una prosa agile e fluente, Kreisleriana è un ibro scorrevolissimo. Ma accanto al’eros, ai pËsaggi e a uoghida grand tour, ale curiosità enograstonomiche e ala grande musica, il ibro contiene un messaggio: a cadutadel mistero che una volta rendeva ’eros arcano e misterioso. E’ il superamentodela scissione cristiana fra carne e spirito. Questo ibro celebra un’ideadi vita edi felicità che non è scissadala carne edal sangue. Il messaggio segna un cambiamento epocale, il superamentodi molte proibizioni che ci venivanodala società tradizionale e patriarcale. Un ibro è importante per quelo che cidicedi nuovo, e questo ibro ce odice con una scrittura straordinariamente impida, tersa, che quasi sorvola suldrammatico scontro fra mondi e civiltàdiverse, ma, se capito nela sua profondità, è un contributo importante per raggiungere a piena consapevolezzadel’epoca in cui viviamo. E ad un ibro non si può chiedere moltodi più.