L'unità discontinua. Poesia e identità nazionale nel Novecento - 9788860747419

L'unità discontinua. Poesia e identità nazionale nel Novecento: Rispetto ai numerosi studi che negli ultimi anni hanno cercato di fare il punto sulla coppia patria-letteratura, il libro di Monica Venturini sposta il baricentro dalla prosa alla poesia, ma soprattutto prolunga il discorso verso un Novecento che non ha intrattenuto un rapporto semplice con il concetto di patria. Dal nostro tempo appare anzi ormai piuttosto chiaramente che il XX secolo è stato diviso in due metà quasi simmetriche, in cui si è passati di colpo dall'imperativo di cantare l'Italia all'imperativo negativo opposto, quando la stessa parola "patria" per parecchi decenni è sembrata impronunciabile nel discorso pubblico, prudentemente sostituita dal più modesto, rassicurante e soprattutto non aggressivo "paese". [...] "L'unità discontinua" è un libro che, nel fare storia letteraria del nostro recente passato, è innervato soprattutto da una autentica preoccupazione per il nostro presente, tra proiezione sovranazionale, nostalgie sovraniste, liquefazione delle identità e dei confini sotto la spinta di un Capitale senza più freni.
Compared to numerous studies in recent years have tried to take stock of the couple home-literature, the book by Monica Valenzuela moves the center of gravity from prose to poetry, but especially prolongs the discourse to a twentieth century that has entertained a simple relationship with the concept of homeland. From our time appears indeed now quite clearly that the 20th century was divided into two halves almost symmetric, in which it has gone suddenly from the imperative of Italy to sing opposite the negative imperative, when the very word "homeland" for several decades was unpronounceable in the public discourse, prudently be replaced by more modest, reassuring and especially not aggressive "country". [...] "The discontinuous unit" is a book that, in making literary history of our recent past, is innervated primarily by a genuine concern for our present, supranational projection, identity and borders recipients, liquefaction nostalgia at the urging of a capital with no brakes.