Esposto. Storia di infanzia abbandonata tra Toscana e Liguria nell'800 - 9788897070931

Esposto. Storia di infanzia abbandonata tra Toscana e Liguria nell'800: Esposto è uno dei tanti appellativi con i quali nell'800 ci si riferiva ai bambini deposti ovvero abbandonati negli istituti di carità. La fantasia popolare li chiamava più spesso trovatelli o gettatelli, un vezzeggiativo usato quasi a voler addolcire la verità di bambini gettati via come inutili stracci e trovati come oggetti abbandonati. Il libro racconta di uno di loro, in chiave di romanzo, attraverso un viaggio che due amici quasi settantenni, Giovanni e Lorenzo, intraprendono nella tarda primavera del 1879. Giovanni, uno scultore livornese di poca fama, è il padre dell'esposto. Nato ventidue anni prima dalla relazione occasionale tra lo scultore, allora un uomo maturo, e una diciottenne di Carrara, un giorno, il giovane figlio gli si presenta alla porta di casa, a Livorno, e gli rivela la sua identità. Dapprima il padre lo allontana malamente. Ma, al rifiuto, segue la pena e il rimorso al punto che egli decide di ritrovarlo. Insieme all'amico Lorenzo, un donato della Certosa di Pisa, egli ripercorre i luoghi e le vicende che hanno segnato la vita del figlio. La trama si dipana tra la Toscana e la Liguria offrendo uno spaccato dell'epoca da Livorno a Carrara, poi a Lucca, dove si trova l'istituto degli esposti, quindi a Sarzana, a Madrignano e infine alla Spezia, dove fervono i lavori per la costruzione dell'Arsenale e delle altre strutture militari, fino al monte Muzzerone. Nel loro viaggio Giovanni e Lorenzo incontrano persone di varia estrazione che, passo dopo passo, fanno luce sulla sorte del giovane. Il libro trae ispirazione e fondamento dalla vicenda del bisnon
Exposed is one of the many names with which in the 800 we referred to the children laid or abandoned in charitable institutions. The popular imagination most often called them foundlings or throwers, a pet used almost to sweeten the truth of children thrown away like useless rags and found as abandoned objects. The book tells of one of them, in the key of a novel, through a journey that two friends almost seventy, Giovanni and Lorenzo, undertake in the late spring of 1879. Giovanni, a sculptor from Livorno of little fame, is the father of the exhibit. Born twenty-two years earlier from the occasional relationship between the sculptor, then a mature man, and an eighteen-year-old from Carrara, one day, the young son shows up at his doorstep, in Livorno, and reveals his identity. At first his father badly pushes him away. But, the refusal, follows the pain and remorse to the point that he decides to find it again. Together with his friend Lorenzo, a donor from the Certosa di Pisa, he retraces the places and events that marked his son's life. The plot unfolds between Tuscany and Liguria offering a cross-section of the era from Livorno to Carrara, then to Lucca, where the institute of the exposed is located, then to Sarzana, Madrignano and finally to La Spezia, where work is underway for the construction of the Arsenal and other military structures, up to Mount Muzzerone. On their journey Giovanni and Lorenzo meet people of various backgrounds who, step by step, shed light on the fate of the young man. The book draws inspiration and foundation from the story of the bisnon