Napoli '25/'33 - 9788884976291

Napoli '25/'33: "È difficile - ancora oggi e anche per chi ne vive ormai fuori - scrivere di Napoli senza passione e rabbia insieme; senza rimpianto per tutte le opere distrutte, disperse e maltrattate, opere sopravanzanti il loro tempo rispetto al loro ambiente; senza l'umiliazione di constatare come tutti i grossi problemi del Meridione rimangano irrisolti e come quasi tutti i napoletani che hanno finito col rimanervi, siano stati offesi e prosciugati da una città che non è più neanche vivibile come tale; senza dolore insomma... Nel fondo - per quanto concerne le arti figurative - affezionata allo "schizzo" somigliante e al falso quadro antico (se non al ciarpame dei tramonti sanguinolenti), erede di quella borghesia che ricercava Morelli e disprezzava Cammarano, che comprava Irolli e affamava Crisconio. Naturalmente le eccezioni ci sono state e ci sono; ma, proprio in quanto tali, non modificano il quadro generale e sono le prime a patirne le conseguenze." (Lea Vergine)
"It is difficult-even today and even for those who live now out-write of Naples without passion and anger together; no regrets for all artworks destroyed, dispersed and mistreated, works sopravanzanti their time compared to their environment; without the humiliation of that all the major problems of the South remain unresolved and as almost all Neapolitans who ended up staying, have been offended and drained from a city that is no longer even livable as such; without pain. In the bottom-with regard to the Visual Arts-devoted to "sketch" resembling and fake ancient framework (except at the very bloody sunset junk), heiress of that bourgeoisie pursuing Morelli and despised Cammarano, who bought Irolli and he starved Crisconio. Of course there were exceptions and there are; but, just as such, do not alter the overall picture and are the first to suffer the consequences. " (Lea Vergine)