Giustizia e libertà. I mali atavici degli italiani - 9788898257119

Giustizia e libertà. I mali atavici degli italiani: Mai una vera coscienza di società, di nazione, di stato, di senso di appartenenza ha caratterizzato il nostro essere "Italiani". A partire da quanto ci diceva Dante, passando per Machiavelli e Guicciardini, seppur caratterizzato nei rispettivi periodi storici, è triste notare come ancora ai giorni nostri in modo gattopardiano nulla sia cambiato. Un Popolo con la propensione a privarsi delle libertà civili per delegarle a chi con rapacità ha saputo appropriarsene. Nell'ultimo secolo di storia, dal fascismo ad oggi, l'Italia ha vissuto prima il ventennio di Mussolini e poi il ventennio berlusconiano (due indizi fanno una prova "Agatha Christie"), scegliendo di farsi governare da uomini con una evidente e dichiarata vocazione autoritaria, i cui guasti li abbiamo pagati allora e li pagheremo ancora a lungo oggi. Siamo un popolo incline all'arbitrio, ma nemico della libertà. Con la libertà vera, fatta di coscienza e impegno sembriamo trovarci a disagio, pronti a privarcene in favore di un qualunque "uomo della provvidenza".
Never a true conscience of society, nation, State, or sense of belonging has characterized our being "Italian". Starting from what she said Dante, via Machiavelli and Guicciardini, although characterized in their respective eras, it is sad to note that still nowadays so gattopardiano nothing has changed. A people with a propensity to be deprived of civil liberties to delegate them to those with rapacity knew how to appropriate it. In the last century, from fascism to Italy today lived before the twenty years of Mussolini and Berlusconi then the twenty years (two clues are evidence "Agatha Christie"), choosing to be governed by men with a clear and declared authoritarian vocation, whose faults we paid them then and pay them much longer today. We are a people prone to sableyogesh, but the enemy of liberty. With the true freedom of conscience and commitment we seem to see us uneasy, prepared to spare them in favor of a "man of Providence".