Quando l'Europa è diventata cristiana (312-394). Costantino, la conversione, l'impero - 9788811600787

Quando l'Europa è diventata cristiana (312-394). Costantino, la conversione, l'impero: La conversione di Costantino al cristianesimo è uno degli avvenimenti decisivi della storia mondiale. Nel 309 e nel 311 due feroci persecuzioni avevano provocato migliaia di vittime tra i seguaci del nuovo culto e solo una piccola percentuale degli abitanti dell'immenso impero era di religione cristiana. Ottant'anni dopo il paganesimo sarebbe stato vietato, scomparendo per sempre dalla storia. Paul Veyne individua le ragioni di quella svolta epocale: le cause storiche, che affondano le radici nella situazione politica dell'impero romano; ma anche le motivazioni personali, radicate nella psicologia di un sovrano che si riteneva il salvatore dell'umanità e che fu dunque in grado di compiere un gesto di straordinaria audacia. Questo studio ricostruisce la cornice di quella rivoluzione politica, culturale e religiosa, e ne analizza le conseguenze. La cristianizzazione dell'impero seguì un cammino tortuoso, che portò alla sintesi tra due sistemi di valori, cambiando profondamente sia la romanità sia la Chiesa, che convertì milioni di persone senza fare martiri. Ma quel processo lasciò anche cicatrici profonde: l'antisemitismo cristiano iniziò proprio allora a sedimentare i suoi veleni. Senza dimenticare che quegli eventi così lontani nel tempo riverberano ancora nel dibattito politico, come conferma la discussione sulle radici cristiane dell'Europa. Una visione documentata e a tratti provocatoria di sul rapporto tra ideologia e religione, monoteismo e psicologia, tra storia e politica.
Constantine's conversion to Christianity is one of the decisive events in world history. In 309 and 311 two fierce persecution had caused thousands of casualties among the followers of the new religion and only a small percentage of the inhabitants of the vast Empire was Christian. Eighty years after Paganism was banned, disappearing forever from history. Paul Veyne identifies the reasons for the new era: the historical causes, which are rooted in the political situation of the Roman Empire; but also the personal motivations, rooted in the psychology of a ruler who was considered the saviour of humanity and that it was therefore able to make a gesture of extraordinary audacity. This study reconstructs the political, cultural and religious frame of that revolution, and discusses the consequences. The Christianization of the Empire followed a circuitous path, which led to the synthesis between two value systems, changing deeply both the Roman Church, who converted millions of people without making martyrs. But that process also left deep scars: Christian anti-Semitism began just then to settle his poisons. Not to mention that those events so distant in time still reverberate in the political debate, as confirmed by the discussion on the Christian roots of Europe. A documented and at times provocative vision of the relationship between ideology and religion, monotheism and psychology, history and politics.