Vita e morte dell'automobile. La mobilità che viene - 9788833917573

Vita e morte dell'automobile. La mobilità che viene: L'automobile è da tempo la principale fonte del malessere urbano. Aumenta le distanze, sospingendoci verso l'hinterland per allontanarci dalla congestione; divora il nostro tempo negli spostamenti e negli ingorghi; rende l'aria irrespirabile; ci assorda con il rumore; contribuisce più di qualsiasi altra fonte all'emissione di gas di serra; grava in misura pesante sui nostri redditi e sui bilanci comunali; è un fattore di isolamento per tutti e di discriminazione per le persone senza auto o senza patente; distrugge la socialità, consegnando al traffico e alla sosta strade, piazze e persino marciapiedi, cioè lo spazio pubblico dell'incontro. Con il trasporto flessibile (servizi a domanda e carsharing) tutto ciò può essere evitato. Informatica e telecomunicazioni consentono già oggi di garantire spostamenti porta-a-porta a costi economici, sociali e ambientali molto inferiori a quelli che si pagano con un'auto privata. Progettare il trasporto flessibile in una società complessa richiede la partecipazione consapevole e negoziata di molti soggetti: utenti, maestranze, amministrazioni, imprese, enti, associazioni, tecnici, educatori. Si tratta di un modello organizzativo replicabile in molti altri servizi pubblici, per il quale oltre alle tecnologie occorre costruire un know-how di gestione che potrà costituire un fattore di competitività decisivo per un'economia come la nostra, altrimenti condannata al declino.
The car has long been the main source of urban malaise. Increases your distance, sospingendoci towards the hinterland to move away from congestion; devour our time on transportation and in traffic jams; makes the air unbreathable; deafening us with noise; contributes more than any other source to the emission of greenhouse gases; weighs heavy extent on our income and municipal budgets; is a factor of insulation for all and discrimination for people without cars or without a license; destroys the sociability, handing traffic and Park streets, squares and even sidewalks, that is the public space of encounter. With the flexible transport (services in question and carsharing) anything can be avoided. Informatics and telecommunications already allow today to guarantee door-to-door shifts in economic, social and environmental costs much lower than those who are charged with a private car. Design the flexible transport in a complex society requires the participation and negotiated many subjects: users, workers, Governments, businesses, institutions, associations, technicians, educators. This is an organizational model is replicable in many other public services, for which technologies you need to build a management know-how that may constitute a decisive competitive factor for an economy like ours, otherwise condemned to decline.