La scienza nuova. Le tre edizioni del 1725, 1730 e 1744 - 9788845271557

La scienza nuova. Le tre edizioni del 1725, 1730 e 1744: La "Scienza nuova", di cui in questo volume si pubblicano le tre edizioni, del 1725, del 1730 e del 1744, è un Classico del pensiero occidentale, essenziale per la comprensione del nostro mondo storico non meno della "Repubblica" di Platone e dell'"Etica" di Spinoza, della "Metafisica" di Aristotele e della "Critica della ragion pura" di Kant, del "De Civitate Dei" di Agostino e della "Fenomenologia dello spirilo" di Hegel. Due le idee-guida che si intrecciano, e anche configgono, in quest'opera geniale e inquietante: l'estensione al mondo umano della mathesis universalis, che ha segnato la nascita della scienza moderna, ma che in Galilei e Cartesio era limitata alla natura; la genealogia della coscienza e della logica a partire dal "senso" e dalla "fantasia", da cui discende l'interesse prevalente di Vico per il formarsi della prima umanità. Interesse mai disgiunto dalla consapevolezza dei limiti della ragione, che può a stento "intendere", ma non "immaginare" quell'età ancora incerta tra storia e pre-storia. Da questa consapevolezza "critica" nacque quella fusione di logos e mythos, concetto e immagine, che caratterizza il linguaggio barocco della "Scienza nuova" (in particolare nelle due ultime edizioni, qui presentate nella loro scrittura originaria), nel quale Vico espose due e diverse concezioni del tempo umano-divino della storia. In particolare il quinto e ultimo libro di quest'opera in continuo compimento, se per un verso ripropone l'idea pre-cristiana della ciclicità del corso storico.
The "new science", of which this volume will publish three editions of 1725, 1730 and 1744, is a classic of Western thought, essential to understanding our world history no less than Plato's Republic and of the "ethics" of Spinoza, Aristotle's "metaphysics" and "Kant's" critique of pure reason, "De Civitate Dei" and Hegel's phenomenology of the "spirilo". Two ideas-guide that intertwine, and even every moment, in this work, brilliant and disturbing: the extension to the human world of mathesis universalis, which marked the birth of modern science, but in Galileo and Descartes was limited to nature; the genealogy of consciousness and logic since "sense" and "fantasy", from which descends the main interest areas of Vico for the formation of the first site. Interest never separated from awareness of the boundaries of reason, which can barely "mean", but not "imagine" that age still uncertain between history and story. From this awareness was "critical" that fusion of logos and mythos, concept and image, which characterizes the Baroque language of "new science" (especially in the last two editions, presented here in their original writing), in which he exhibited two different conceptions of human time and Vico-divine history. In particular, the fifth and last book of this work in continuous fulfilment, if on the one hand repeats the pre-Christian idea of cyclical nature of historical course.