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L'Ultima estate - 9788864110127
di Cesarina Vighy edito da Fazi, 2009
- Prezzo di Copertina: € 18.00
- € 17.10
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Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: L'Ultima estate
- Autore: Cesarina Vighy
- Editore: Fazi
- Collana: Le strade , Nr. 154
- Data di Pubblicazione: 2009
- Genere: letteratura italiana: testi
- Pagine: 190
- Volume: 154
- Dimensioni mm: 149 x 221 x 24
- ISBN-10: 8864110127
- ISBN-13: 9788864110127
L'Ultima estate: Da dove arriva la voce di Zeta? Apparentemente dal luogo più inabitabile e muto: la malattia, in quel punto estremo che toglie possibilità, respiro, futuro. Ma è solo apparenza: questa voce proviene dal nucleo più irriducibile e infuocato della vita. Che non tace, non cessa di guardare e amare. E anzi, comincia qualcosa: a scrivere. È fragile l'equilibrio che genera queste pagine. Per Zeta qualsiasi gesto ora è enorme, la fatica non solo fisica è in ogni momento fatale. E i ricordi sono uno squarcio lacerante nella memoria di una vita tenacemente irregolare: la nascita fuori dal matrimonio della "bambina più amata del mondo", l'infanzia sotto le bombe, Venezia splendida e meschina, il primo disastro sentimentale e poi Roma becera e vitale, l'esperienza della psicanalisi, l'avventura del femminismo, il cammino della malattia. E sempre la coriacea e gentile difesa della propria individualità, l'irrisione delle tribù e delle cliniche cui ha rifiutato di appartenere. Così la storia della sua vita scorre laterale, vissuta intensamente ma mai accettata, come non fosse mai meritevole di piena identificazione. Con una lingua nitida, feroce, mai retorica, attraversata da una vena di sarcasmo che non concede nulla alla pietas, questo romanzo d'esordio scritto a settant'anni affronta il più evitato degli argomenti: la sofferenza. Mai, lungo queste pagine, si può dimenticare che l'autrice è malata, gravemente. Però basta uno spiraglio della finestra in cucina a far entrare un platano o un merlo.
Where did the voice of Zeta? Seemingly out of place most uninhabitable and dumb: illness, at that extreme point that takes away possibilities, breath, future. But it's only appearance: this entry is from the most irreducible and fire of life. It is not silent, does not cease to watch and love. And indeed, starts something: writing. And fragile balance that generates these pages. For Zeta any gesture now is huge, not only physical fatigue is at all times fatal. And memories are piercing a hole in the memory of a life tenaciously irregular: the birth out of wedlock in the "most popular girl in the world", the childhood under the bombs, petty, the first emotional disaster beautiful Venice and then Rome becera and vital, the experience of psychoanalysis, the adventure of feminism, the progress of the disease. And still the leathery and gentle defense of individuality, the ridicule of the tribes and clinics which refused to belong. So the story of his life is lateral, intensely lived but never accepted, like it never deserving of full identification. With a sharp tongue, fierce, rhetoric, crossed by a vein of sarcasm that concedes nothing to pietas, this debut novel written in seventy years faces the most shunned of the arguments: the suffering. Never, on these pages, you can forget that she is ill, gravely. Though just a glimmer of the window into the kitchen to get a tree or a Blackbird.
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Scendo. Buon proseguimento
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