Fumetti nel Medio Oriente arabo - 9788874320936

Fumetti nel Medio Oriente arabo: Storicamente, nei paesi mediorientali, una delle forme pittoriche maggiormente diffuse è stata l'illustrazione dei manoscritti. Le miniature più antiche e ricche giunte fino a noi sono quelle che accompagnano la traduzione araba dei testi scientifici greci. Con l'avvento dell'Islam, nel VII secolo, la pittura figurativa si sviluppa in parallelo con l'arte della calligrafia. Grazie al suo carattere particolare, l'alfabeto arabo si presta benissimo a un uso decorativo. Scrittura e pittura, inoltre, sono considerati due aspetti della stessa forma espressiva, dato che il calligrafo e il pittore usano il calamo nella stessa maniera. Non corrisponde del tutto al vero l'idea che, nel mondo musulmano, la rappresentazione della figura vivente sarebbe proibita o quantomeno tollerata solo fra i musulmani sciiti. In realtà, la proibizione della raffigurazione dovrebbe riguardare solamente l'immagine di Dio, che è considerato irrappresentabile (un'idea questa, radicata nel monoteismo abramico che si oppone direttamente al politeismo idolatra).
Historically, Middle Eastern countries, one of the most common forms of painting was the illustration of manuscripts. The oldest and richest miniatures that survived are the ones that accompany the Arab translation of Greek scientific texts. With the advent of Islam in the 7th century, figurative painting is developed in parallel with the art of calligraphy. Thanks to its particular character, the Arabic alphabet lends itself well to a decorative use. Writing and painting, in addition, are considered two aspects of the same form of expression, as the calligrapher and painter using the pen in the same way. Is not entirely true to the idea that, in the Muslim world, the representation of living figure would be prohibited or at least tolerated only among Shia Muslims. In fact, the prohibition of representation should cover only the image of God, which is considered to be unrepresentable (an idea this is rooted in monotheism abramico opposed directly to polytheism idolatrous).