Studi marxiani - 9788893142038

Studi marxiani: Se si volesse racchiudere in una breve indicazione il risultato del lavoro di analisi riversato in questi "Studi marxiani", non si andrebbe lontano dal vero se si dicesse che si è qui tentato di "spaiare" in Marx e nel marxismo italiano la cifra (economico-politica) del "plusvalore" dalla cifra (veritativo-speculativa) del "materialismo storico". Perché la prima pare ancora molto utile per leggere il presente neocapitalistico, mentre la seconda pare non solo sbagliata, ma anche molto datata. E in effetti, si tratta di una cifra ottocentesca, che la storia filosofica e culturale del Novecento ha, di fatto e in molti modi, archiviato. Avere offerto argomenti per l'operazione di "spaiamento", quando - negli anni settanta - tutti ne osannavano la saldatura è (forse e ancora) il merito di queste pagine. E del resto un'operazione siffatta, inevitabile su qualunque sapere "regionale" che si presenti con la pretesa di essere la forma del sapere assoluto dell'Intero del senso, resta sempre di utilità speculativa per chi ama la filosofia, perché invita a riflettere su certe mosse radicali che una partita teorica così alta pone necessariamente in campo.
If one wanted to enclose in a brief indication the result of the analysis work poured into these "Marxian Studies", it would not go far from the real if it were said that it was here attempted to "sweep" in Marx and in Italian Marxism the figure (economic-political) of the " "value" from the (veritative-speculative) figure of "historical materialism". Because the former still seems very useful to read the present neocapitalist, while the second seems not only wrong, but also very dated. And indeed, it is a nineteenth-century figure, which the philosophical and cultural history of the twentieth century has, in fact and in many ways, archived. Having offered arguments for the "spaiment" operation, when - in the seventies - everyone was hailing its welding is (perhaps and again) the merit of these pages. Moreover, such an operation, inevitable on any "regional" knowledge that arises with the pretence of being the form of absolute knowledge of the Whole of the sense, always remains of speculative usefulness for those who love philosophy, because it invites us to reflect on certain radical moves that such a high theoretical match necessarily places on the pitch.