Cinque minuti per l'accoglienza in RSA. Un metodo basato sull'approccio capacitante - 9788856841275

Cinque minuti per l'accoglienza in RSA. Un metodo basato sull'approccio capacitante: Il giorno del ricovero è come uno spartiacque nella vita della persona e la divide in due mondi: il mondo del prima e il mondo del dopo. Le modalità di accoglienza risultano determinanti per il benessere o il malessere di tutti gli anni a seguire. Basandosi su queste osservazioni il libro propone una procedura informale di accoglienza da mettere in atto sin dal primo momento, sin da quando avviene il primo aggancio visivo tra un operatore e il nuovo ospite. Il metodo proposto è stato sperimentato in numerose RSA in tutta Italia nell'ambito del Progetto Accoglienza, promosso dal Gruppo Anchise e patrocinato dalla Società Italiana di Gerontologia e Geriatria - Sezione Lombardia. Il fulcro del metodo consiste in un colloquio di cinque minuti in cui l'operatore non si occupa di raccogliere informazioni né di valutare il paziente e il suo stato cognitivo. Si tratta di un colloquio in cui due persone sono consapevoli di incontrarsi per la prima volta e che ha per scopo di realizzare uno scambio verbale felice, nel qui e ora dell'incontro. In tal modo l'anziano si sente riconosciuto, anche se presenta deficit cognitivi, e si mettono le basi per una convivenza felice. La pratica del colloquio d'accoglienza fa riferimento all'approccio capacitante, già descritto dall'autore in un precedente libro, e alla Teoria dell'attaccamento di John Bowlby, opportunamente rivisitata e adattata per l'anziano.
The day of admission is as a watershed in the life of the person and divides it into two worlds: the world of before and after. How welcome are crucial to the well-being or malaise of all years to follow. Based on these observations, the book offers an informal procedure of reception to be put in place from the outset, since it is the first Visual docking between an operator and the new host. The proposed method has been tested in numerous RSA throughout Italy under the welcome project, sponsored by the Group Anchises and sponsored by the Italian society of Gerontology and Geriatrics-Lombardy section. The core of the method is in a five-minute interview in which the operator is not in the business of collecting information nor to assess the patient and its cognitive status. It is an interview in which two people are aware to meet for the first time and which is intended to fulfill a verbal exchange, happy in the here and now. In this way the elderly person feels recognised, even if it has cognitive deficits, and set the Foundation for a happy cohabitation. The practice of refugee interview references the enabling approach, already described by the author in an earlier book, and attachment theory of John Bowlby, suitably revised and adapted for the elderly.