De te dedica narratur - 9788860324771

De te dedica narratur: Come un "Decaptetyl", farmaco prescritto per dragare un tessuto neoplastico nel tentativo di deprivarlo dell'aggressività malsana, distruggendo nel farlo anche ogni efficienza delle gonadi all'ancora vitale malcapitato, con questo titolo parafrasato da un emistichio oraziano Carlo Villa analizza con sarcasmo definitorio l'attualità che ci opprime fino alla cronaca più spicciola. Tra i destinatari, tra gli altri Merkel, Macron, Trump, Renzi, Moro, l'iris; ma anche con la Rosselli, la Moreau, Sanremo, Fazio-Vespa, fino alla scomparsa del nostro pianeta e dello stesso autore, avvalendosi di testi godibilissimi, secondo l'assunto di Goethe, per il quale la poesia converte i soggetti che tratta in capziosi anacronismi selettivi. Gli affondi espressivi di Carlo Villa sono carichi di percorsi alla Renard, Daumal, Jarry, fino al Gadda più delirante: scrittori che gli sono stati compagni di penna fin dagli anni Cinquanta del secolo scorso: quelli del suo esordio, avallato da Sinisgalli, Pasolini, Vittorini, Butor e Calvino, che lo volle all'Einaudi per sette titoli, dove nel '64 inaugurò la Bianca di poesia. Il laboratorio di Villa d'una feroce igiene civile, utilizza un linguaggio instancabile nel raccogliere i pezzi dispersi d'un mondo in disfacimento, ritessendolo in cromatici patchwork con una scrittura imprevedibile condotta sempre dal di dentro d'un assunto riordinativo
As a "Decaptetyl", prescribed medication to dredge a neoplastic tissue in an attempt to deprivarlo the aggressiveness unhealthy, destroying it even every efficiency of the gonads to still viable victim, with this title paraphrased from a Horace hemistich Carlo Villa analyzes sarcastically Definitory topicality that oppresses us until the Chronicle more petty. Among the recipients, among others, Merkel, Macron, Trump, Renzi, Moro, iris; But even with Rosselli, Moreau, Sanremo, Fazio-WaSP, until the disappearance of our planet and the same author, using texts enjoyable, according to the assumption of Goethe, for whom poetry translates the subject that is specious thinking anachronisms selective. The expressive lunges of Carlo Villa are fraught with paths to Renard, Daumal, Jarry, until G more delirious: writers who were fellow pen since the 1950s: those of his debut, endorsed by Sinisgalli, Pasolini, Vittorini, Butor and Calvin, who wanted to Einaudi to seven titles, where in ' 64 White opened the poetry. The laboratory of a fierce civil hygiene, using a language tireless in collecting the scattered pieces of a decaying world, ritessendolo in unpredictable patchwork with a chromatic writing always led from the inside of a hired riordinativo