Dalla protezione all'attivazione. Le politiche contro l'esclusione tra frammentazione istituzionale e nuovi bisogni - 9788846485304

Dalla protezione all'attivazione. Le politiche contro l'esclusione tra frammentazione istituzionale e nuovi bisogni: A partire dalla fine degli anni '80 le politiche di contrasto della povertà, della disoccupazione e dell'esclusione sociale sono state sempre più concepite come politiche di attivazione, le cui premesse sono tanto semplici all'apparenza quanto controverse nei fatti. Da un lato, si sostiene che questi problemi si possano meglio risolvere favorendo o forzando un'assunzione di responsabilità da parte delle persone, verso soluzioni autonome e indipendenti sul mercato del lavoro o in altri ambiti della vita sociale ed economica. Dall'altro, che le stesse istituzioni debbano attivarsi, trasformandosi in strutture integrate e flessibili, in grado di incontrare bisogni diversificati e orientare la propria azione a sostegno della partecipazione attiva degli individui riducendo gli interventi di natura assistenziale. L'autore tenta di delineare effetti e punti critici di questa transizione nel contesto italiano sullo sfondo degli sviluppi in corso tra Europa e Nord America, mettendo in luce le opportunità e le contraddizioni che sorgono dal nuovo modo di intendere il welfare e il ruolo dei cittadini e degli attori pubblici e privati che vi concorrono.
Since the end of the years ' 80 the policies to combat poverty, unemployment and social exclusion have been increasingly conceived as activation policies whose premises are as simple as controversial appearance in deeds. On the one hand, it is argued that these problems can better solve encouraging or forcing an assumption of responsibility on the part of the people, towards autonomous and independent solutions in the labour market or in other areas of social and economic life. On the other hand, that the same institutions should become active, becoming integrated structures and flexible, able to meet diversified needs and orient their action in support of the active participation of individuals by reducing welfare interventions. The author attempts to delineate the effects and the critical points of this transition in the Italian context against the background of the developments going on between Europe and North America, highlighting the opportunities and contradictions that arise from the new way of thinking about welfare and the role of citizens and public and private actors who contribute.