Sentinelle della patria. Il fascismo al confine orientale 1918-1941 - 9788842095866

Sentinelle della patria. Il fascismo al confine orientale 1918-1941: "'Fascismo di confine' è la formula di grande pregnanza simbolica con cui il fascismo costruisce la propria identità alla frontiera nord-orientale d'Italia. Il confine orientale è esibito agli occhi della nazione come luogo per eccellenza in cui la patria si riconosce: da quella sorgente, che si veste di sacralità, essa può trarre la sua forza, le sue potenzialità espansive verso l'Europa centro-orientale e i Balcani, i suoi diritti di conquista, la sua tenacia difensiva contro il nemico interno ed esterno. Alla fine della Grande guerra, le 'terre redente' rappresentano un sacrario a cielo aperto per tutti i simboli del passato irredentista e dell'epopea bellica che vi sono inscritti: a essi, durante tutto l'arco del ventennio, il fascismo attinge per costruire la sua storia e le sue ritualità. Qui si tocca con mano la reinvenzione della tradizione e la nascita di una nuova cultura politica di cui il regime si fa portatore." Annamaria Vinci analizza, a partire dal 1918 e fino alle soglie della seconda guerra mondiale, i percorsi politici e sociali di una periferia laboratorio': qui la vicenda fascista elabora in modo esasperato una violenza politica straordinaria, che introietta nelle persone uno stato d'animo di aggressività e bellicosità che si prolunga negli anni. Il nodo cruciale del rapporto tra maggioranza e minoranze nazionali, che in tutta Europa è giocato con estrema difficoltà, ha al confine orientale il suo maggiore 'esempio italiano'.
"' Border ' Fascism is the formula of great symbolic significance with which fascism builds its identity to the northeastern border of Italy. The eastern border is exhibited in the eyes of the nation as the place par excellence where the motherland is recognized: from that source, who dresses of sacredness, it can draw its strength, its potential expansion towards Central and Eastern Europe and the Balkans, his rights of conquest, his defensive tenacity against the enemy inside and outside. At the end of the great war, the ' open air ' redeemed lands represent a shrine for all symbols of the past and of the epic war irredentist there are inscribed: to them, throughout the decades, fascism draws to build its history and ritual. Here you see firsthand the reinvention of tradition and the birth of a new political culture in which the regime becomes a carrier. " Annamaria Vinci analyzes, from 1918 and until the beginning of World War II, political and social paths to a suburban workshop ': here the story fascist processes exasperated an extraordinary political violence introjects in people a mood of aggression and belligerence which extends over the years. The crux of the relationship between the majority and national minorities, which in Europe is played with extreme difficulty, on the eastern edge his major ' Italian ' example.