Non siamo l'ombelico del mondo. 100 editoriali sul Corriere dell'Alto Adige - 9788872834053

Non siamo l'ombelico del mondo. 100 editoriali sul Corriere dell'Alto Adige: È come avere a disposizione una potente Ferrari ma usarla come fosse una vecchia e sgangherata 500: è questo uno dei paragoni che Toni Visentini giornalista bolzanino con alle spalle una lunga attività che lo ha portato spesso in giro per il mondo - usa per descrivere, raccontare e far capire l'Alto Adige-Südtirol. In una selezione di 100 dei suoi editoriali sul Corriere dell'Alto Adige traspare, spesso con gustosa ironia, soprattutto un grande affetto ed una grandissima simpatia per la sua terra ed i suoi abitanti, l'orgoglio di vivere in una situazione per molti versi privilegiata. È una provincia che ha un'autonomia invidiabile e ricca, cittadini di diverse lingue e culture, una natura splendida, una collocazione geografica centrale, un diffuso benessere. Insomma: è una terra da primato che vive però ancora troppo spesso con una sorta di torcicollo perenne per la sua storia controversa ma non dissimile da quella di tante altre zone di confine meno fortunate. Una terra che guarda ancora troppo a se stessa e troppo poco fuori dai propri confini e verso il futuro.
And like having a powerful Ferrari but use it as if it were an old and ramshackle 500: this is one of the comparisons that Toni Vance-reporter Bolzano with a long career that took him around the world-often uses to describe, narrate and make it clear the South Tyrol. In a selection of 100 of his editorials on the Corriere dell'alto Adige shines through, often with delicious irony, especially a great affection and great sympathy for his land and its inhabitants, the pride of living in a privileged situation in many ways. And a province which has an enviable autonomy and wealthy citizens of different languages and cultures, beautiful nature, a central geographical location, a popular Club. In short: it is a ground breaking who lives still too often with some sort of stiff neck perennial for its controversial history but not unlike that of so many other less fortunate border areas. A land that still looks too much to herself and too little outside its borders and into the future.