L'identità invisibile. Essere autistico, essere adulto - 9788874874118

L'identità invisibile. Essere autistico, essere adulto: Le persone con autismo, diventando adulte, scompaiono dall'immaginario collettivo e spesso anche dall'attenzione di medici e ricercatori. Perdono «l'identità diagnostica» e «l'identità sociale»; cambiano i loro «interlocutori della cura» e i «contenitori istituzionali» e acquisiscono quella che l'Autore definisce «l'identità invisibile», come espressione di disuguaglianza e di disparità sociale nell'utilizzo di risorse e di servizi, ma soprattutto come espressione di diminuita qualità di vita. Questo libro è una storia di vita, la vita di Gabriele, affetto da autismo, e quella di un genitore, che quelle vite le racconta come un susseguirsi di ostacoli e di sfide. I disagi nella vita del figlio diventano i disagi nella vita del padre, perché entrambi sono (stati lasciati) soli. La società, le istituzioni, le strutture sono punti precari, non offrono appigli... È davvero dura. Il forte senso di solitudine e d'abbandono fa sì che la quotidianità assuma a volte forme talmente logoranti da far perdere il senso dell'appartenenza alla società e la consapevolezza dei propri diritti. Questo racconto - crudo e tenero, tagliente e lucido - fa comprendere appieno la gravosa condizione di vivere e di convivere con la sindrome autistica in individui adulti e denuncia storture, contraddizioni, errori, insensibilità e ingiustizie che quotidianamente si consumano nei confronti di tanti Gabriele e di tanti loro papà.
People with autism, becoming adults, disappear from the collective imagination and often also from the attention of doctors and researchers. They lose "diagnostic identity" and "social identity"; they change their 'care interlocutors' and 'institutional containers' and acquire what the Author calls 'invisible identity', as an expression of inequality and social inequality in the use of resources and services, but above all as an expression of inequality and social inequality in the use of resources and services, but above all as a expression of diminished quality of life. This book is a life story, the life of Gabriel, suffering from autism, and that of a parent, which those lives tells her as a succession of obstacles and challenges. The hardships in the son's life become the hardships in the father's life, because both are (left) alone. Society, institutions, structures are precarious points, they offer no foothold... It's really hard. The strong sense of loneliness and abandonment means that everyday life sometimes takes forms so wearive that they lose their sense of belonging to society and awareness of their rights. This story - raw and tender, sharp and lucid - makes you fully understand the burdensome condition of living and living with autism syndrome in adult individuals and denounces distortions, contradictions, mistakes, insensitivity and injustices that daily they consume towards so many Gabriels and so many of their fathers.