La «solarità» nella pittura. Da Hopper alle nuove generazioni - 9788857532417

La «solarità» nella pittura. Da Hopper alle nuove generazioni: L'arte visiva, dal secondo Novecento a oggi, assume un carattere conflittuale, tra astrattismo e realismo, tra concettuale e postmodemo,tra nostalgia classicista e violenza della provocazione fine a se stessa. In questo saggio si ipotizza l'esistenza di un percorso diverso, dove l'arte ritrova la sua pienezza e universalità nell'opera dei pittori proposti. Sono artisti isolati di diverse generazioni, che a partire da Hopper e Balthus - individuati come precursori - sono stati per lo più fraintesi dalla critica del loro tempo. Solo ora si stanno delineando le tracce di un cambiamento radicale, che vede l'arte ricominciare da capo da un fondamento estetico che Nicola Vitale, sin dal primo saggio "Figura solare", mette in evidenza con chiarezza. Secondo l'autore esiste un senso dell'arte atemporale che non può che emergere dal lavoro stesso, da particolari tecniche in cui si conciliano elementi opposti. Come nell'arte greca arcaica, medievale, ma anche di culture esotiche, la semplice figura emerge da tensioni astratte che intensificano il campo visivo e danno vita alle immagini, cambiandone radicalmente il senso. È quella "solarità" che, come la Claritas con cui i filosofi scolastici designavano lo splendore delle opere del loro tempo, richiede un esercizio di percezione che permetta di coglierne la qualità estetica fondamentale, e superare lo storicismo che ha dominato nel Novecento.
Visual art, from the second half of the twentieth century to today, takes a confrontational character, between abstraction and realism, between conceptual and postmodemo, between nostalgia Classicist and violence of provocation as an end in itself. In this paper we assume the existence of a different path, where art regains its fullness and universality in the work of the painters proposed. Artists of different generations, which are isolated from Hopper and Balthus--identified as forerunners--have been mostly misunderstood by critics of their time. Only now are emerging traces of radical change, which sees art start over from an aesthetic Foundation that Nicholas Vitale, since first essay "Figure", clearly stands out. According to the author there is a sense of timeless art that can only emerge from the work itself, since particular techniques which combine opposing elements. As in Greek art, medieval, but also of exotic cultures, the simple figure emerges from abstract tensions intensify the Visual field and give life to your pictures, changing radically the sense. And the "Radiance" that, like the scholastic philosophers with Claritas designated the splendour of the works of their time, requires an exercise in perception that will grasp the fundamental aesthetic quality, and overcoming Historicism that dominated in the 20th century.