Vivere la povertà nella comunità interculturale - 9788872294949

Vivere la povertà nella comunità interculturale: Non c'è cristiano al mondo che non consideri la povertà nei suoi risvolti umani positivi: essa libera la persona dalla smania del possesso, la aiuta a saper prescindere dalle cose futili e a capire che nella vita è molto più importante l'essere che l'avere. Spesso, però, soprattutto per coloro che inseguono le logiche di un consumismo sfrenato e compulsivo, si tratta di una condizione di carenza e privazione, di beni materiali, persone o interazioni sociali. La povertà vera è un'altra cosa: è un atteggiamento interiore che nasce e si sviluppa da un sentimento in ascolto della Parola e è, dunque, kenosi che si espande nell'offerta di sé per il bene del mondo. È questo l'oggetto del libro: non uno tra i tanti sulla povertà nell'epoca odierna del cosiddetto materialismo, ma un testo sulla povertà evangelica, in tutta la sua ricchezza di espressioni e valenze. E poiché i consacrati sono tra i più sensibili interpreti dei valori evangelici, il tema è stato affrontato attraverso il racconto dei loro vissuti, valorizzando anche la gioia scaturita da certi distacchi. Un libro che è un invito di apertura alla ricchezza divina in un cammino verso la totale rinuncia di tutto e, insieme, una raccolta di testimonianze capaci di favorire o rafforzare lo spirito di carità nell'obbedienza della povertà.
There is no Christian in the world that does not consider poverty in human positive aspects: it frees the person from the desire of possession, it helps to know regardless of trivial things and understand that life is much more important than being that having. Often, though, especially for those who follow the logic of a rampant consumerism and compulsive, it is a condition of lack and privation, of material goods, persons or social interactions. The real poverty is another thing: is an inner attitude that was created and developed by a feeling in listening to the word and is, therefore, kenosis which expands in offering himself for the good of the world. And that the object of the book: no one among many on poverty in the modern era of the so-called materialism, but a text on Evangelical poverty, in all its richness of expressions and values. And because the men are among the most sensitive interpreters of Gospel values, the theme has been tackled through the telling of their experiences, emphasizing also the joy arising from certain postings. A book that is an invitation to openness to divine wealth in a way towards total renunciation of everything and, together, a collection of evidence capable of promoting or enhancing the spirit of charity in the obedience of poverty.