Credere all'invisibile - 9788806192709

Credere all'invisibile: Con questa sua nuova raccolta Cesare Viviani fa un passo ulteriore nel percorso di ascolto e di meditazione che caratterizza i suoi ultimi libri. La forma è più immediata. Sono poesie brevi, con una sola voce, affabile e colloquiale anche nel proporre temi elevati, come i limiti dell'umano, la pulsione all'autenticità, il confronto con l'angoscia della fine. L'"invisibile" di Viviani non è qualche cosa di trascendente, ma è ciò che, innervato nella concretezza della natura, resta indecifrabile, incomprensibile, irriconoscibile. E dunque credere, più che l'oggettivazione di una fede, è rispettare, accettare, affidarsi alla vita. In questi versi diretti e spesso sorprendenti per clausole inattese, la via maestra è l'umiltà: rinunciare alla presunzione umana significa trovare il giusto posto di se stessi e delle cose, e sapere che tutte le esperienze, anche quelle estreme, fanno parte di un ciclo e non hanno niente di eccezionale: sono natura. Sotterranea e parallela al discorso cosmico-esistenziale, scorre una riflessione poetica in cui il medesimo atteggiamento interiore vede con distacco ogni ironia narcisistica e abilità verbale: perché un animale nel suo habitat - dicono i versi di una poesia significativamente dedicata a Mario Luzi - è più vicino all'"invisibile" di qualsiasi ambiziosa invenzione letteraria.
With this new collection Caesar Viviani stepping further into the path of listening and meditation that characterizes his latest books. The shape is more immediate. Are short poems, with one voice, personable and conversational even when proposing themes, such as limits of the human, the impulse to authenticity, the comparison with the anguish of the end. The "invisible" by Viviani is not something transcendent, but it is what, in the reality of nature, innervated remains indecipherable, incomprehensible, beyond recognition. And thus believe, more that the objectification of a faith, is to respect, accept, trust in life. In these verses directed and often surprising for unexpected clauses, the highway is humility: sacrificing human presumption means finding the right place for oneself and things, and know that all experiences, even extreme ones, are part of a cycle and not have anything fancy: they are nature. Underground and parallel to the cosmic-existential, speech scrolls a poetic reflection in which the same inner attitude sees with narcissistic irony and posting every verbal ability: why an animal in its habitat, say the verses of a poem significantly dedicated to Mario Luzi-is closer to the "invisible" from any ambitious literary invention.