Tutto il male viene da fuori - 9788877666840

Tutto il male viene da fuori: "Tutto il male viene da fuori" si compone di tre testi in continuità tra loro: il primo omonimo, il secondo dal titolo "Donne, bambini, paure", il terzo "Il male che viene da dentro: il tradimento". Nel primo si introduce il concetto delle società umane che, dall'antichità (la Tebe di Edipo) al Novecento (l'Europa prefigurata da Kafka), tendono a trovare in chi viene da fuori il responsabile dei loro mali: decadenza, immoralità, pestilenza o altro. Tra gli estremi, per brevi capitoli, il Medioevo e l'età industriale, con particolare attenzione alle figure dei teatranti. Il secondo saggio riprende il discorso sulle paure collettive, mostrando come esse si centrino in particolare sull'insidia portata a donne e bambini fin dal mito e dalla fiaba, scontornando la figura maledetta dell'ebreo. Nel terzo, dopo una breve presentazione generale del tradimento, si considera come il pensiero romantico-risorgimentale (soprattutto di Berchet e Mazzini) abbia utilizzato il tema per fondare la nazione. Il nemico interno è dunque lo specchio subdolo di quello esterno da additare per il costituirsi e rinsaldarsi della comunità.
"All evil comes from outside" consists of three texts in continuity between them: the first namesake, the second entitled "Women, children, fears", the third "The evil that comes from within: Betrayal." In The first one introduces the concept of human societies that, from antiquity (the Thebes of Oedipus) to the Twentieth century (Europe foreshadowed by Kafka), tend to find in those who come from outside the person responsible for their evils: decay, immorality, pestilence or other. Between the extremes, for short chapters, the Middle ages and the industrial age, with particular attention to the figures of the theatrants. The Second essay incorporates the Discourse on collective fears, showing how they are doily in particular on the pitfall brought to women and children from myth and fairy tale, cut off the cursed figure of the Jew. In the third, after a brief general presentation of the betrayal, it is considered that the romantic-Risorgimento thought (especially of Berchet and Mazzini) used the theme to found the nation. The internal enemy is therefore the devious mirror of the external one to be pointed out for the constitute and to be reborn of the community.