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Memoria pubblica e missioni di pace. Il caso della sindrome dei Balcani - 9788843077519
di Daniela Volpi edito da Carocci, 2015
- Prezzo di Copertina: € 12.00
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Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Memoria pubblica e missioni di pace. Il caso della sindrome dei Balcani
- Autore: Daniela Volpi
- Editore: Carocci
- Collana: Biblioteca di testi e studi , Nr. 1017
- Data di Pubblicazione: 2015
- Genere: SCIENZA POLITICA
- Argomenti : Uranio Salute Guerre balcaniche
- Pagine: 108
- Dimensioni mm: 225 x 225 x 7
- ISBN-10: 8843077511
- ISBN-13: 9788843077519
Memoria pubblica e missioni di pace. Il caso della sindrome dei Balcani: Dietro la riduttiva definizione "sindrome dei Balcani" si cela una vera e propria strage, dovuta presumibilmente agli effetti delle polveri tossiche sprigionate dagli armamenti impiegati nell'ultimo ventennio nel corso delle missioni internazionali di pace. Di queste vittime non vi è memoria; in loro nome non sono stati eretti monumenti, intitolate piazze, istituite giornate del ricordo. Il caso della sindrome dei Balcani rappresenta il paradigma eclatante di quella che può essere definita una "memoria senza dimora", la circostanza perfetta in cui le politiche dell'oblio e i processi di amnesia culturale hanno potuto agire in tutta la loro efficacia, fino a giungere a una negazione sistematica degli eventi stessi. Questa ricerca è perciò un viaggio all'interno dei meccanismi che hanno determinato l'oblio sociale e istituzionale della memoria pubblica di un frammento del nostro recente passato, in un percorso analitico il cui obiettivo è la scomposizione e l'oggettivazione dei processi di delegittimazione ai quali è stata sottoposta una tragedia di enormi proporzioni. È anche la denuncia delle pesanti condizioni di inquinamento ambientale causato dalle esercitazioni che hanno luogo all'interno dei nostri poligoni militari, nei quali vengono sperimentati armamenti letali, munizioni che sprigionano nano e microparticelle il cui elevato livello di tossicità è stato accertato da innumerevoli studi.
Behind the reductionist definition "Balkan syndrome" is a real massacre, presumably due to the effects of toxic dust released from weapons used in the last twenty years in international peace missions. Of these victims there is memory; on their behalf are not erected monuments, squares, entitled set up days of remembrance. The case of Balkans syndrome represents the paradigm of what may be referred to as a "homeless memory", the perfect circumstance in which the politics of oblivion and the processes of cultural amnesia could act throughout their effectiveness, until coming to a systematic denial of the events themselves. This research is therefore a journey inside of the mechanisms that led to the neglect of social and institutional public memory of a fragment of our recent past, in an analytical path aimed at the breakdown and the objectification of delegitimization to what has been a tragedy of enormous proportions. It is also the complaint of the heavy conditions of environmental pollution caused by exercises that take place within our military, in which polygons are lethal weapons, ammunition tested which give off nano and microparticles whose high level of toxicity has been established by numerous studies.
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