Il mito dell'Italia nella letteratura romena dell'Ottocento - 9788854951471

Il mito dell'Italia nella letteratura romena dell'Ottocento: Il volume prende le mosse dall'osservazione che nell'Ottocento molti sono gli scrittori e intellettuali romeni legati alla penisola italiana. Già dal 1808, quando il poeta Asachi salutava Roma madre del suo popolo e signora del mondo, si associava all'Italia un sistema di metafore familiari destinate a una certa diffusione nella stampa italiana di metà secolo, con Mazzini, che considerava la nazione romena una figlia perduta dell'impero romano. Se Roma, con la Colonna Traiana, era la città più presente nel mito, la Venezia romantica pervade la poesia di Alecsandri, mentre Firenze è narrata come città d'arte da Alecsandri e come culla di carbonari da Filimon. Tre sono così le coordinate cui si lega il mito: l'Italia patria degli antenati dei romeni, l'Italia museo dell'Europa da studiare, italiani e romeni alleati nella lotta contro gli imperi per l'indipendenza nazionale.
The book is inspired by the observation that in the nineteenth century many Romanian writers and intellectuals linked to the Italian peninsula. As early as 1808, when the poet Asachi greeted Rome as the mother of his people and lady of the world, Italy was associated with a system of family metaphors destined for some diffusion in the mid-century Italian press, with Mazzini, who considered the Romanian nation a lost daughter of the Roman Empire. If Rome, with the Trajan Column, was the most present city in the myth, romantic Venice pervades the poetry of Alecsandri, while Florence is narrated as a city of art by Alecsandri and as the cradle of carbonari by Filimon. There are three coordinates linked to the myth: Italy home to the ancestors of Romanians, Italy museum of Europe to study, Italians and Romanians allied in the fight against empires for national independence.