Amori e disamori di Nathaniel P. - 9788806219741

Amori e disamori di Nathaniel P.: Dopo anni di faticoso equilibrismo, tra un articolo e un lavoretto, Nathaniel Piven ce l'ha fatta. Ha appena firmato un contratto per pubblicare il suo primo romanzo, ma soprattutto ha scoperto che quelle qualità che l'avevano condannato a un'adolescenza di scatenate letture e altrettanto scatenate sessioni di autoerotismo, oggi l'hanno trasformato in un desiderabile trentenne sul mercato sentimentale della scena letteraria di New York. Ragazze che non l'avrebbero degnato di uno sguardo al liceo, ragazze colte, raffinate, "che leggono Svevo in metropolitana" e che potevi incontrare alle feste dell'editoria, adesso lo trovano interessante, e le occhiate di cui si scopre oggetto mentre è a cena in un ristorantino di Brooklyn, o al mercatino a chilometro zero, si moltiplicano. Ma Nate è "il prodotto di un'infanzia post-femminista negli anni Ottanta e di un'istruzione universitaria politicamente corretta negli anni Novanta", e la sua ipersensibile, iperattiva, iperprogressista coscienza sa come si tratta una donna, come non ci si approfitta dei privilegi che una società ingiusta ancora concede agli uomini. O almeno così crede lui. L'incontro con Hannah, anche lei aspirante scrittrice, una ragazza intelligente, autonoma, metterà Nate di fronte a una persona che non è disposta a lasciarsi incasellare. O almeno così crede lei.
After years of difficult balance, between an article and a chore, Nathaniel Piven's got it made. He just signed a contract to publish her first novel, but mostly found that those qualities that had sentenced to an adolescence of readings and triggered wild masturbation sessions, today have turned into a desirable market of thirtysomething sentimental New York literary scene. Girls who would not deign to look at high school, educated, refined girls "who read Svevo in the subway" and you could meet at parties publishing, now they find it interesting, and the glances that you discover while object is to dinner at a restaurant in Brooklyn, or at kilometer zero, multiply. But Nate is "the product of a childhood post-feminist in the 1980s and a politically correct University in the 1990s", and his hyperactive, hypersensitive, iperprogressista consciousness knows how it is a woman, as we do not take advantage of the privileges that an unjust society still grants to men. Or so he believes. The meeting with Hannah, her aspiring writer, an intelligent, independent girl, put Nate in front of a person who is not willing to let pigeonhole. Or so she thinks.