Storia economica. Linee di una storia universale dell'economia e della società - 9788860361622

Storia economica. Linee di una storia universale dell'economia e della società: "Solo l'Occidente conosce uno stato nel senso moderno, con un'organizzazione legalmente stabilita, una classe di funzionari di professione e un diritto di cittadinanza... Solo in Occidente si trova il concetto del cittadino (civis romanus, citoyen, bourgeois), perché solo in Occidente c'è una città nel senso specifico del termine... Infine la cultura occidentale si distingue da ogni altra per la presenza di uomini con un ethos razionale della conduzione della vita. Magia e religione le incontriamo ovunque. Ma un fondamento religioso della condotta di vita, che doveva poi portare nelle sue conseguenze ad un razionalismo specifico, è proprio soltanto, ancora una volta, dell'Occidente." Così si esprimeva, nel semestre invernale 1919-20, Max Weber durante il suo ultimo corso universitario, dedicato alla storia economica e sociale universale. Pubblicata per la prima volta nel 1923, quest'opera si presenta come una piccola summa del nucleo del suo pensiero ed è l'unico testo nel quale propone in forma sintetica la sua teoria della genesi del capitalismo occidentale. Accanto al ruolo della religione protestante nello sviluppo del capitalismo, e più in generale nella formazione di una regola etica di vita, egli ricostruisce - con una straordinaria padronanza della storia delle diverse civiltà - il lento formarsi di una serie di fattori istituzionali che solo nell'esperienza occidentale giungono a pieno compimento: dallo stato moderno al principio di cittadinanza, dalla scienza alla tecnica razionale.
"Only the West knows a State in the modern sense, with an organization legally established, a class of officials by profession and a right of citizenship. Only in the West lies the concept of citizen (civis romanus, citoyen, bourgeois), because only in the West there is a town in the specific sense of the term. Finally the Western culture is distinguished from each other by the presence of men with an ethos of rational conduct of life. Magic and religion we meet everywhere. But a religious foundation of life, which was to then bring in its consequences to an individual, rationalism is right only once. " Thus spoke, in the winter semester 1919-20, Max Weber during his last University course devoted to universal economic and social history. First published in 1923, this work looks like a small nucleus summa of his thought and is the only text which has shortened his theory of the genesis of Western capitalism. Next to the Protestant religion's role in the development of capitalism, and more generally in the formation of an ethical rule to life, he reconstructs-with an extraordinary command of the history of different civilizations-the slow formation of a series of institutional factors that only the Western experience come to fulfilment: modern State the principle of citizenship, from science to rational technique.