The infinite wait. Ediz. italiana - 9788898644537

The infinite wait. Ediz. italiana: Se in £Drinking at the movies. Un anno a New York£ Julia Wertz raccontava le tragicomiche avventure del suo primo anno a New York, in "The infinite wait" racconta buona parte dei suoi primi trent'anni di vita attraverso i mille lavori che ha fatto, i libri e le biblioteche che ha amato e la gravissima malattia autoimmune che l'ha colpita a vent'anni. L'autrice racconta tutte quelle cose che fanno crescere un po' alla volta: i primi lavoretti da bambina per comprarsi i dolcetti, la scoperta del suo talento da cameriera, le volte che è stata licenziata perché ha fatto casino. I posti in cui ha vissuto, con i momenti belli e quelli brutti, e per ogni città una biblioteca con i libri che l'hanno accompagnata: quelli che contengono mondi da esplorare, quelli in cui cercare risposte quando si hanno domande che non si riescono a fare a voce. E poi il Lupus Sistemico, una malattia che l'ha bloccata in casa per un lungo periodo e che però le ha fatto scoprire i fumetti rendendola quello che è oggi: una delle fumettiste indipendenti americane più amate proprio perché parla di se stessa, con autoironia e senza censura, raccontando con sincerità ogni situazione in cui si è trovata, sia quelle complicate che quelle più comiche o imbarazzanti.
If in ?Drinking at the movies. A year in New York - Julia Wertz recounted the tragicomic adventures of her first year in New York, in "The Infinite Wait" she recounts much of her first thirty years of life through the thousand jobs she did, the books and libraries she loved and the very bad to autoimmune that struck her in her twenties. The author tells all those things that make her grow a little at a time: her first jobs as a child to buy candy, the discovery of her talent as a waitress, the times she was fired because she messed up. The places where she lived, with the good times and the bad, and for each city a library with the books that accompanied her: those that contain worlds to explore, those in which to look for answers when you have questions that you can not answer by voice. And then the Systemic Lupus, a disease that has stuck her in the house for a long time and that has made her discover comics making her what she is today: one of the most beloved American independent cartoonists precisely because she speaks of herself, with self-irony and without censorship , telling with sincerity every situation she found herself in, both complicated and the most comical or embarrassing.