La famiglia Aubrey. Vol. 1 - 9788893253925

La famiglia Aubrey. Vol. 1: Gli Aubrey sono una famiglia fuori dal comune, nella Londra di fine Ottocento. Nelle stanze della loro casa coloniale, fra un dialogo impegnato e una discussione accanita su un pentagramma, in sottofondo riecheggiano continuamente le note di un pianoforte; prima dell'ora del tè accanto al fuoco si fanno le scale e gli arpeggi, e a tavola non si legge, a meno che non sia un pezzo di papà appena pubblicato. Le preoccupazioni finanziarie sono all'ordine del giorno e a scuola i bambini sono sempre i più trasandati; d'altronde, anche la madre Clare, talentuosa pianista, non è mai ordinata e ben vestita come le altre mamme, e il padre Piers, quando non sta scrivendo in maniera febbrile nel suo studio, è impegnato a giocarsi il mobilio all'insaputa di tutti. Eppure, in quelle stanze aleggia un grande spirito, una strana allegria, l'umorismo costante di una famiglia unita, di persone capaci di trasformare il lavaggio dei capelli in un rito festoso e di trascorrere «un Natale particolarmente splendido, anche se noi eravamo particolarmente poveri». È una casa quasi tutta di donne, quella degli Aubrey: la figlia maggiore, Cordelia, tragicamente priva di talento quanto colma di velleità, le due gemelle Mary e Rose, due piccoli prodigi del piano, dotate di uno sguardo sagace più maturo della loro età, e il più giovane, Richard Quin, unico maschio coccolatissimo, che ancora non si sa «quale strumento sarà». E poi c'è l'amatissima cugina Rosamund, che in casa Aubrey trova rifugio. Tra musica, politica, sogni realizzati e sogni infranti, in questo primo volume della trilogia degli Aubrey,
The Aubrey are a family out of the ordinary, in late 19th-century London. In the rooms of their colonial house, between a committed dialogue and a fierce discussion on a staff, in the background the notes of a piano continually echo; before tea time by the fire you do the stairs and arpeggios, and at the table you don't read, unless it's a piece of dad just published. Financial concerns are commonplace and children are always the most unkempt at school; On the other hand, her mother Clare, a talented pianist, is never as tidy and well dressed as the other mothers, and her father Piers, when he is not writing feverishly in his studio, is busy playing the furniture without everyone's knowledge. Yet, in those rooms there hovers a great spirit, a strange cheerfulness, the constant humor of a united family, of people capable of turning the washing of hair into a festive rite and of spending "a particularly splendid Christmas, even if we were particularly poor." It is a home almost all of women, that of the Aubrey: the eldest daughter, Cordelia, tragically untalented as much as full of wit, the twins Mary and Rose, two little prodigies of the plan, endowed with a sagacious look more mature of their age, and the youngest , Richard Quin, the only pampered male, who is not yet known "what instrument will be". And then there's her beloved cousin Rosamund, who finds refuge in Aubrey's house. Between music, politics, dreams realized and dreams shattered, in this first volume of the Aubrey trilogy,