Processo e realtà. Testo inglese a fronte - 9788845299384

Processo e realtà. Testo inglese a fronte: Processo e realtà (1929) è l'opera maggiore di Alfred North Whitehead ed è costituita dall'ampliamento delle sue Gifford Lectures, tenute a Edimburgo nel 1927-28. Il libro mira, come suggerisce il sottotitolo "Saggio di cosmologia", alla formulazione di una nuova teoria dell'universo. Con ciò Whitehead non intende in alcun modo limitarsi alla considerazione fisica dell'universo, quanto piuttosto trovare una teoria unitaria in grado di descrivere coerentemente tutto ciò che ne fa parte: dalle pietre al pensiero civilizzato, fino a Dio. Si tratta di una ''filosofia prima'' più che di un'indagine scientifica stricto sensu: essa è così audace da inaugurare una delle prospettive metafisiche più originali del Novecento, che non teme il confronto con i grandi protagonisti del pensiero occidentale (da Platone e Aristotele a Descartes, Locke, Kant e molti altri), e tantomeno con le scienze. Le idee contenute in questo volume connettono la ricerca scientifica (relatività, fisica quantistica, biologia) e la speculazione filosofica in una sintesi teorica potente e suggestiva, basata su una concezione processuale, dinamica e olistica della realtà. Whitehead stesso definisce questo suo tentativo come "filosofia dell'organismo", poiché la realtà deve essere concepita come bios, vita in divenire. Nel corso del testo, il piano della speculazione metafisica, unica per lo stile e linguaggio immaginifico, si intreccia costantemente con una riflessione epistemologica raffinata, che documenta la profonda consapevolezza delle trasformazioni scientifiche dell'epoca.
Process and Reality (1929) is the eldest work of Alfred North Whitehead and consists of the extension of his Gifford Lectures, held in Edinburgh in 1927-28. The book aims, as the subtitle "Sage of Cosmology" suggests, to the formulation of a new theory of the universe. With this Whitehead does not intend in any way to limit himself to the physical consideration of the universe, but rather to find a unitary theory that can consistently describe everything that is part of it: from stones to civilized thought, to God. It is a 'philosophy before' rather than a scientific investigation stricto sensu: it is so bold as to inaugurate one of the most original metaphysical perspectives of the twentieth century, which does not fear confrontation with the great protagonists of Western thought (from Plato and Aristotle in Descartes, Locke, Kant and many others), let alone with science. The ideas contained in this volume connect scientific research (relativity, quantum physics, biology) and philosophical speculation in to a powerful and evocative theoretical synthesis, based on a procedural, dynamic and holistic conception of reality. Whitehead himself defines this attempt as the "philosophy of the organism", since reality must be conceived as bios, life in the making. In the course of the text, the plane of metaphysical speculation, unique for imaginative style and language, is constantly intertwined with a refined epistemological reflection, documenting the deep awareness of scientific transformations of the time.