Roma medievale. Crisi e stabilità di una città 950-1150 - 9788867280599

Roma medievale. Crisi e stabilità di una città 950-1150: Questo è il primo libro che si occupa in maniera sistematica della storia della città di Roma in un periodo cerniera - fra la crisi del papato carolingio intorno al 900 e l'avvento del Senato nel 1143-1144 - col risultato di offrire una serie di conclusioni originali e inaspettate sia sull'economia e sulla struttura sociopolitica di Roma che sulla sua cultura. Sul finire dell'XI secolo Roma era enormemente più grande e ricca di ogni altra città italiana, ed era quindi dotata di una struttura più complessa e articolata; struttura che, nella crisi del secolo seguente, conobbe prima una cristallizzazione delle sue società locali e poi lo sviluppo di nuove forme di aggregazione, culminate con l'avvento del Senato. Si scopre così che il periodo successivo al 1050, per essere compreso, non va rubricato come periodo di "riforma", quanto di "crisi": così lo vissero i veri protagonisti di questo libro, i Romani. Tuttavia, non solo di Roma si occupa il volume. Wickham analizza nel dettaglio ogni aspetto dell'Urbe, la mette a confronto con esperienze coeve di altre città italiane e, dopo un'esaustiva analisi comparativa, riporta Roma al centro dello sviluppo dell'intera Penisola, rivelandone la natura di città fortemente atipica rispetto al resto d'Italia, ma di un'atipicità finora mal compresa.
This is the first book that deals systematically in the history of the city of Rome in a period-between the crisis of the papacy of Charlemagne around 900 and the advent of the Senate in 1143-1144-resulting in offering a variety of original and unexpected conclusions both on the economy and the socio-political structure of Rome on its culture. At the end of the 11th century Rome was vastly larger and richer than any other Italian city, and was therefore equipped with a structure more complex and articulated; structure that, in the crisis of the next century, he met before a crystallization of its local companies and then developing new forms of aggregation, which culminated with the advent of the Senate. It turns out that the period from 1050, to be understood, should not be entitled as a period of "reform", as "crisis" is how I lived the true protagonists of this book, the Romans. However, not only of Roma deals with the volume. Wickham analyzes in detail every aspect of the city, compares with the contemporary experiences of other Italian cities and, after an exhaustive comparative analysis shows Rome at the heart of the development of the entire peninsula, revealing the nature of atypical city strongly than the rest of Italy, but hitherto misunderstood atypicality.