La stanza dell'eco - 9788854502000

La stanza dell'eco: Evie Steppman ha sessantaquattro anni quando decide di chiudersi nell'attico della sua casa sul mare, in Scozia, con l'intenzione di scrivere la storia della sua vita prima che i ricordi la abbandonino, e prima che non vi sia più traccia del dono, o della maledizione, che ha accompagnato tutta la sua esistenza e di cui si è nutrita la sua memoria: un udito eccezionalmente fine, al di fuori della portata della gente comune, una capacità di cogliere e comprendere decine, centinaia di suoni contemporaneamente, e di costruire attraverso essi una personale, originale, unica "mappa del mondo". Ora, con quei poteri di ascolto, se ne sta andando anche la memoria, il ricordo di persone, luoghi, vicende che hanno risuonato nella sua mente per lunghi anni, ma che ora rischiano di essere sommersi dall'insignificante brusio del presente. E cosi, partendo dai suoni dell'attico di Gullane, dal tic-tac di un vecchio orologio privo della lancetta dei minuti, Evie ripercorre la sua non comune esistenza: l'infanzia a Lagos, alla fine della seconda guerra mondiale e al tramonto dell'Impero britannico, tra libertà e abbandono, tra i tentativi di un'istruzione convenzionale e le fughe nei bassifondi nigeriani; la vita adulta, sempre inquieta e precaria, tra la Scozia e l'America, tra una lunga storia sentimentale e la solitudine, tra un tentativo di suicidio e la dedizione alle più disparate attività per guadagnarsi da vivere.
Evie Steppman has sixty-four when she decides to lock herself in the attic of his house by the sea in Scotland, with the intention of writing his life story before the memories the leave, and before that there is no trace of the gift, or curse, which accompanied his whole life and that was nourished his memory : an exceptionally fine hearing, beyond the reach of ordinary people, an ability to grasp and understand dozens, hundreds of sounds at once, and to build through a personal, original, unique "world map". Now, with those powers, is leaving even the memory, the memory of people, places, events that have resonated in his mind for years, but now risk being overwhelmed by insignificant buzz of this. And so, from the sounds of the attic of Gullane, the tick-tock of an old clock without minute hand, Evie retraces his uncommon life: his childhood in Lagos, at the end of World War II and the decline of the British Empire, between freedom and abandonment, conventional instruction retry and escapes in the slums Nigerians; adult life, always restless and uneasy, between Scotland and America, among a long romance and loneliness, between a suicide attempt and dedication to the diverse activities to earn a living.