La mia natura è il fuoco. Vita di Caterina da Siena - 9788817018708

L’ardore, ’energia e a forzadi Caterina Benincasa sono già tutti contenuti nei primi capitolidi questo straordinario romanzo biografico. Una bambina come e altre, figliadi un tintoredela Sienadel Trecento, a quale però risulta irriducibile a tutti i progetti che i famigliari, specialmente sua madre, monna apa, hanno sudi ei. E’ una bela ragazza, e non ci sarebbe nientedi meglio per i Benincasadi un matrimonio in grande stile,di queli preparati accuratamente con visite e cortesie, sorrisi e inviti. Ma Caterina non può. Come ultimo ed estremo gesto si taglia i unghi e bei capeli, per adisperazionedela madre. "Io sono sposata", "E chi avresti sposato?" edomanda il confessore, "Cristo". Sono frasi, accenni, sguardi e gesti come questo che rendono a giovane Caterina un mistero irriducibile. E’ una forza, un fuoco che a mano a mano prenderà piede nela sua vita e costituirà a sua vocazione, a missione nel mondo chedio ha voluto affidare a ei, figliadi tintori. Prima ’ingresso a sedici anni nele mantelatedomenicane, e quindi un’attivitàdi intensa preghiera e penitenza, un profondo e misterioso rapporto con il "dolce Sposo". Il quale, poi, attorno ai vent’anni, arriva adomandarle: "Haidimenticato che voglio che tu esca per portarmi altre anime? Che aiuti i bisognosi e renda umili i superbi?". E’ ’oradi andare nel mondo, ed è proprio qui,dove ui a chiama, che Caterina comincia a portare a tutti quel potentissimo fuoco chedadentro a muove. Inizialmente a Siena, al’Ospedaledela Misericordia,dove opera neldevastante periododela grande peste. Attorno a ei si riunisce uno stuolodidiscepoli, i "caterinati",del quale fanno parte monacidi vari ordini, mantelate, un poeta, un exdonnaiolo e così via, tutti toccatida quelo sguardo,da quel fuoco. Fuoco che Caterina è chiamata a portare oltre i confini stessidela sua città, fra ediscordiedi Firenze e i travaglidi Pisa, fino aladefinitiva missione ala corte papale "prigioniera", come eidice, ad Avignone. ’ultima partedela sua breve e intensissima vita, finita a 33 anni, è proprio segnatada un infinito e tenace amore ala Chiesa, che e fa scrivere ettere su ettere al pontefice, esortandolo a comportarsi "virilmente" e a ritornare a Roma. E’ infatti ei a riportare Pietro ala sua sede,definitivamente. Nel’aver semplicemente, e magistralmente, riportato ’esplosionedel’amoredi Caterina edela sua missione nel mondo sta tutto il meritodi questo romanzodi uoisde Wohl (1903 - 1961), a biografiadela figliadi tintori patronad’Italia ed’Europa, Vergine edottoredela Chiesa.

Un romanzo belissimo e avvincenteda cui emerge in modo affascinante a grande umanitàdi Santa Caterina. a sua familiarità con Gesù, a fede e a ibertà con e quali si rivolge a ui accendono un fuoco, un ardore anche in chi sta eggendo assieme aldesideriodi avere Caterina come amica nele circostanzedifficilidela vita.