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Medea. Voci - 9788876417283
di Christa Wolf edito da E/O, 2000
- Prezzo di Copertina: € 10.00
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Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Medea. Voci
- Autore: Christa Wolf
- Editore: E/O
- Collana: Tascabili e/o , Nr. 129
- Data di Pubblicazione: 2000
- Genere: LETTERATURE STRANIERE: TESTI
- Pagine: 197
- Traduttore: Raja A.
- ISBN-10: 8876417281
- ISBN-13: 9788876417283
Medea. Voci: Nel romanzo di Christa Wolf, Medea è una donna forte e libera, una "maga" depositaria di un "sapere del corpo e della terra". È questo "secondo sguardo" che le fa scoprire un orribile segreto nascosto nel sottosuolo del palazzo reale di Corinto. Medea dovrà pagare per aver svelato il crimine su cui si fonda il potere. Non saprà né vorrà difendersi perché - dopo aver abbandonato la natia Colchide, anch'essa macchiata di sangue innocente - non ha più radici né ideali che la sostengano. Dopo dieci anni da Cassandra, Christa Wolf torna al romanzo con Medea, ricorrendo come in quella felice occasione alla riscrittura radicale del mito. La figura di Medea ci è stata consegnata da Euripide soprattutto come la madre che ha ucciso i propri figli, la violenza irrazionale contrapposta alla razionalità patriarcale della civiltà greca. Christa Wolf ribalta questa versione con una vera e propria indagine riallacciandosi alle fonti antecedenti Euripide.
In the novel by Christa Wolf, Medea is a strong woman and free, a "witch" and a "knowledge repository of Earth." And this "second look" that makes us discover a horrible secret hidden in the basement of the Royal Palace of Corinth. Medea must pay for having revealed the crime upon which the power. Will not know nor want to defend itself because-after leaving his native Colchis, also stained with innocent blood-has no roots or ideals that they support. After ten years from Cassandra, Christa Wolf back to the novel with Medea, as on that happy occasion radical rewriting of the myth. The figure of Medea by Euripides was presented primarily as the mother who killed her children, irrational violence as opposed to patriarchal rationality of Greek civilization.
Christa Wolf limelight this version with a real investigation referring back to the sources prior to Euripides.
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sedovessi usare una sola parola per far capire cosa ho sentitodurante a etturadi questo ibro, sarebbe toccante, in senso proprio fisico: ho sentito e parole più come carezze (o per megliodire schiaffi e graffi) addosso che come suoni o voci. la figuradi medea, o almeno a sua rappresentazione classica e più nota mi ha sempre affascinata, anzi adispettodele sue colpe, ha sempre suscitato il me grande ammirazione. medea a terribile. la wolf in questo ibro tentadi riscattare medeadal ruolodi traditrice, fratricida e infanticida, e con eidi riscattare a colchide e in senso argo i popoli barbari proprioda quel’accusadi barbarie, irrazionalità, arretratezza, negatività in generale rispetto ala splendente razionale grecia. è belissimo il personaggio che ci propone, così come è terribile, e pluasibilmente più veradela versione euripidea, a storiadi corintoda un ato edela colchidedal’altro.del tuttodiverseda quele a cui a tragedia greca ci ha abituato. d’altra parte, quale sia il vero messaggiodel’opera euripidea è tanto chiaro che non è poi tantodifficile pensare che sia stata scritta ad hoc per permettere al popolo grecodi autogiustificare certe atrocità. christa wolf esaspera ed esplicita ’inganno e ne approfitta anche per criticare a cultura patriarcale, che amadefinirsi più civiledi quela precedente, ma che in realtà commette atrocitàdi ivelo ancora peggiore, perchèdettatedala setedi potere e nondal’antica saggezza perduta. medea qui è ’emblemadel matriarcatodestinato a soccombere, è ’ultimadonna ibera, ’ultima che non sarà sottomessa, è a barbara su cui ricadranno tutte e colpe, è il farmacos che cacciatodala città si addosserà il maledidue popoli, e oro atrocità passate, presenti e future, non avrà nessuna speranza neppure per i figli, morti per colpadi essere suoi, è ’ultima scintiladi un fuoco antico, spento per sempre, annegato in un maredi brutalità velatadi raziocinio.