Parla, così ti vediamo. Saggi, discorsi, interviste - 9788866326045

Parla, così ti vediamo. Saggi, discorsi, interviste: In alcuni saggi, lettere, interviste e discorsi, tra cui il celebre "Riflessioni sul punto cieco" tenuto nel 2007 al Congresso della Società psicoanalitica internazionale, Christa Wolf risponde all'esortazione socratica "Parla, così ti vediamo", rompe il silenzio e si rende riconoscibile provando a creare, nel suo stile diretto e cristallino, "isole di ragione in un mondo insensatamente minacciato da se stesso". Con lucidità l'autrice esamina la profonda contraddizione in cui versa la società contemporanea, sempre più proiettata in una folle corsa al progresso, sempre più incapace di riconoscere la propria parte di responsabilità nei mali del mondo attuale, sempre più cieca davanti ai propri crimini. Persuasa, tuttavia, che l'utopia sia e resti una necessità vitale dell'essere umano, Christa Wolf circoscrive la mancanza di speranza grazie alla parola e alla scrittura autobiografica, forte della convinzione che il ricordo sia la materia stessa di cui si compone la nostra coscienza. E invita perciò a interpretare la crisi esistenziale e i conflitti come segnali e occasioni da cogliere, perché senza conflitto, senza qualcosa che metta l'essere umano profondamente in discussione non sarebbero possibili né la letteratura né l'arte.
In several essays, letters, interviews and speeches, including the famous "reflections on blind spot" held in 2007 at the Congress of the international psychoanalytic society, Christa Wolf responds to Socratic exhortation "Speaks, so you see", breaks the silence and makes recognizably trying to create, in his direct style and clear, "islands of reason in a world threatened by senselessly himself". Clearly the author examines the profound contradiction facing contemporary society, increasingly projected in a mad rush to progress, increasingly unable to recognize their own share of responsibility in mali of today's world, more and more blind to their crimes. Persuaded, however, that utopia is and remains a vital need of the human being, Christa Wolf circumscribes the lack of hope thanks to the word and to autobiographical writing, strong conviction that remembrance is the material itself that make up our consciousness. And calls to interpret the existential crisis and conflicts as signals and to grasp opportunities, because without conflict, without something to put the human being deeply in discussion would not be possible nor the literature nor art.