La nostra storia cominicia - 9788806199180

La nostra storia cominicia: Trent'anni, tanto separa i primi racconti di questa raccolta, risalenti all'inizio degli anni Ottanta, dagli ultimi: una cartografia letteraria di lungo sguardo e grande varietà, eppure sorprendentemente unitaria. "I protagonisti delle mie storie - dichiarava Wolff - abitano tutti quanti un mondo comune. E evidente che sono assillati dalle stesse preoccupazioni etiche e spirituali, e tali preoccupazioni sono il soggetto tematico dei racconti". Il furto, l'adulterio, la morte, l'ambizione, la paura: queste le preoccupazioni che mettono alla prova l'impianto morale dei personaggi, ma nel dar conto dell'esito, pur esposto con spassionata lucidità, Wolff rifugge ogni deriva censoria. A proteggerlo è il potente antidoto dell'investimento personale. Il complesso dei racconti forma infatti una specie di autobiografia obliqua i cui elementi rimbalzano, rifratti, tra la finzione e la memoria e ritorno. Il milieu accademico, la cui ipocrisia così implacabilmente Wolff sferza nella raccolta, è il medesimo a cui lui stesso, docente di scrittura creativa presso l'università di Stanford, appartiene. I protagonisti di ben sei dei diciannove racconti sono o sono stati soldati, e si muovono in un ambiente che l'autore, membro delle Special Forces dell'esercito americano durante la guerra del Vietnam, ben conosce. E certo dall'autobiografia origina il vero filo rosso che cuce, apparentandoli, tutti i racconti: impostura e illusione, menzogna e vagheggiamento, inganno e autoinganno.
Thirty years, much separates the early stories of this collection, dating back to the early 1980s, the last: a literary cartography and look great variety, yet surprisingly. "The protagonists of my stories-declared Wolff-all inhabit a common world. It is clear that they are harassed by the same ethical and spiritual concerns, and these concerns are the subject of tales ". Theft, adultery, death, ambition, fear: these concerns that challenge the moral system of the characters, but in recounting the outcome, although he exhibited with dispassionate clarity, Wolff is derived avoids any censorship. To protect it is the powerful antidote personal investment. The complex of the stories, in fact, form a sort of autobiography oblique whose elements refracted, bounce, between fiction and memory. The academic milieu, whose hypocrisy so relentlessly Wolff in the collection, Lash is the same that he himself, Professor of creative writing at Stanford University, belongs. The protagonists of six of the nineteen short stories or were soldiers, and move in an environment that the author, Member of the us Army Special Forces during the Viet Nam war, knows well. And of course originates from the autobiography the real thread that sews, apparentandoli, all stories: sham and illusion, deceit and self-deception, deception and contemplation.