Le testimoni silenziose - 9788830430075

Le testimoni silenziose: Fin dai tempi di Marco Polo la Cina appare ai nostri occhi come un "altrove" lontano, smisurato ed enigmatico, fatto di strade gremite e odori penetranti, di tessuti preziosi e bandiere rosse, di scritte aggraziate e indecifrabili come i volti dei suoi abitanti. Un gigante rimasto assopito e isolato per millenni mentre l'Occidente si affannava a rincorrere il mito della crescita; un gigante che adesso si è svegliato e che, con un balzo, sembra aver annullato ogni distanza, capovolto ogni riferimento. Forse, allora, proprio in mezzo a cambiamenti così epocali è venuto il momento di chiederci: cosa sappiamo veramente della Cina? Ma soprattutto: cosa sanno di sé i cinesi? Quale coscienza hanno le giovani generazioni dell'abisso che separa le loro esistenze di cittadini moderni e cosmopoliti da quelle dei loro genitori e dei loro nonni, che soltanto pochi decenni fa vivevano immersi in una dimensione epica e arcaica? Guaritrici, banditi, acrobati, cantastorie, soldati, fabbricanti di lanterne: sono le vite preziose di questi genitori, di questi nonni, quelle cui Xinran dà voce nelle pagine del suo libro-reportage, strappandole così all'oblio. Vite comuni eppure incredibili, fatte di senso del dovere e di affetti sacrificati, legate alla tradizione e stravolte dalla cecità della rivoluzione. Vite che testimoniano la toccante tenacia e al tempo stesso l'ineluttabile fragilità di un mondo destinato probabilmente a sparire per sempre.
Since the days of Marco Polo China appears to our eyes as a "elsewhere" far, measureless and enigmatic, crowded streets and smells made insightful, precious fabrics and red flags, graceful and indecipherable lettering as the faces of its inhabitants. A giant left dormant and isolated for millennia while the West you toiled to chase the myth of growth; a giant that now is awake and that, with a bound, seems to have overruled each distance, flipped every reference. Perhaps, then, right in the midst of momentous changes so it is time to ask ourselves: what do we really know about China? But above all: what do they know about the Chinese? What conscience have the younger generation of the Gulf between their lives of modern and cosmopolitan citizens from those of their parents and their grandparents, which only a few decades ago there were immersed in an epic dimension and archaic? Healers, bandits, acrobats, storytellers, soldiers, manufacturers of lanterns: these are the precious lives of these parents, these grandparents, those where Xinran gives voice in the pages of his book-reportage, and tears off so to oblivion. Ordinary lives and yet amazing, made out of a sense of duty and affections sacrificed, related to tradition and distorted from the blindness of the revolution. Screw that testify to the poignant tenacity and at the same time the inevitable frailty of a world probably destined to disappear forever.