Il Lago di Venere - 9788864111278

Il Lago di Venere: Agosto 1993. Il caldo torrido, le giornate interminabili e un vento di scirocco fanno da sfondo alla sparizione di un giornalista milanese nell'isola di Pantelleria. Sulla sua scomparsa indaga Martin Mandara, un disilluso poliziotto dell'antimafia. Un anno dopo l'uccisione di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, la furia della mafia sembra estendersi a tutto il Paese. Da maggio a luglio a Roma, Firenze, Milano esplodono bombe che hanno come misterioso obiettivo opere d'arte e monumenti. E tutto parte di un progetto eversivo dai contorni oscuri, che non può essere soltanto frutto di strategie mafiose. Sicilia come metafora, scriveva Sciascia. E in questo romanzo d'esordio, Domizia Yankov ricorre spesso al linguaggio simbolico per cercare di dare una risposta ai tanti enigmi irrisolti di quel tragico periodo. Difficile collocare entro i confini di un genere letterario la materia incandescente di questo libro. Realistico e insieme visionario, il racconto attraversa l'orrore delle stragi e l'eco degli scandali di quel difficile anno, gli eventi politici e i destini privati che si intrecciano tra mafia e Stato. Ad alleggerire la carica di realismo, l'autrice riprende con linguaggio divertito gli schemi del giallo classico, da Chandler a Simenon, da P.D. James a Patricia Cornwell, senza però intaccare la credibilità della storia.
August 1993. The scorching heat, endless days and a Sirocco wind form the backdrop to the disappearance of a journalist milanese on the island of Pantelleria. His fate is investigating Martin Mandara, a disillusioned policeman of the antimafia. A year after the killing of Giovanni Falcone and Paolo Borsellino, the fury of the mafia seems to extend to the entire country. From May to July in Rome, Florence, Milan explode bombs whose mysterious objective works of art and monuments. It's all part of a subversive dark contours project, which cannot be solely the result of mafia-like strategies. Sicily as a metaphor, wrote Saeed. And in this debut novel, Domitia Yankov recurs frequently in symbolic language to try to give an answer to the many unsolved puzzles of that tragic period. Difficult to place within the confines of a literary kind glowing matter of this book. Realistic and visionary collection, the tale through the horror of the massacres and the echo of the scandals of this difficult year, political events and private destinies intertwine between the mafia and the State. To lighten the load of realism, the author picks up with yellow classic patterns, fun language Chandler to Simenon, by P.D. James in Patricia Cornwell, but without damaging the credibility of the story.