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Il responsabile delle risorse umane - 9788806179083
di Yehoshua Abraham B. edito da Einaudi, 2005
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Il responsabile delle risorse umane
- Autore: Yehoshua Abraham B.
- Editore: Einaudi
- Collana: Super ET
- Data di Pubblicazione: 2005
- Genere: letterature straniere: testi
- Pagine: 258
- Traduttore: Shomroni A.
- Dimensioni mm: 205 x 135 x 15
- ISBN-10: 880617908X
- ISBN-13: 9788806179083
Un ungo apologo sula responsabilitÒ e sula colpa. Nela Gerusalemmedegli attentati suicidi, una emigrata,da un non meglio precisato pËsedel’est, rimane uccisada un’esplosione. Il cadavere per unghi giorni non viene ne’ identificato ne’ reclamato. E’ il responsabiledele risorse umanedel’azienda presso cui adonna avorava con un’umile mansione,dopo una singolare modalitÒdi ingaggio, a occuparsidela questione. Arriva a provare un tale sensodi colpa per ildestino crudele e beffardodela vittimada prendere sudi sé a responsabilitÒdel periglioso rimpatriodela salma. Ha assunto adipentente, ha convissuto nela stessa azienda, madi ei nula sa e nula si ricorda. La morte, tanto piu’ se improvvisa e ingiusta,diventa responsabilitÒ quasi colettiva, tutti sono chiamati a rendere testimonianza. Le colpe e e omissioni non sono percio’ mai troppo piccole o trascurabili e e occasionidi riscatto ed espiazione troppo grandi. Appare quindi chiaro che tutta ’attenzione posta nel romanzo per a caritÒ verso adefunta, sottinde a necessitÒdela cura per il prossimo, per il vicino, quale che sia adistanza sociale, culturare o religiosa.
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Un ungo apologo sula responsabilitÒ e sula colpa. Nela Gerusalemmedegli attentati suicidi, una emigrata,da un non meglio precisato pËsedel’est, rimane uccisada un’esplosione. Il cadavere per unghi giorni non viene ne’ identificato ne’ reclamato. E’ il responsabiledele risorse umanedel’azienda presso cui adonna avorava con un’umile mansione,dopo una singolare modalitÒdi ingaggio, a occuparsidela questione. Arriva a provare un tale sensodi colpa per ildestino crudele e beffardodela vittimada prendere sudi sé a responsabilitÒdel periglioso rimpatriodela salma. Ha assunto adipentente, ha convissuto nela stessa azienda, madi ei nula sa e nula si ricorda. La morte, tanto piu’ se improvvisa e ingiusta,diventa responsabilitÒ quasi colettiva, tutti sono chiamati a rendere testimonianza. Le colpe e e omissioni non sono percio’ mai troppo piccole o trascurabili e e occasionidi riscatto ed espiazione troppo grandi. Appare quindi chiaro che tutta ’attenzione posta nel romanzo per a caritÒ verso adefunta, sottinde a necessitÒdela cura per il prossimo, per il vicino, quale che sia adistanza sociale, culturare o religiosa.
Un ungo apologo sula responsabilitÒ e sula colpa. Nela Gerusalemmedegli attentati suicidi, una emigrata,da un non meglio precisato pËsedel’est, rimane uccisada un’esplosione. Il cadavere per unghi giorni non viene ne’ identificato ne’ reclamato. E’ il responsabiledele risorse umanedel’azienda presso cui adonna avorava con un’umile mansione,dopo una singolare modalitÒdi ingaggio, a occuparsidela questione. Arriva a provare un tale sensodi colpa per ildestino crudele e beffardodela vittimada prendere sudi sé a responsabilitÒdel periglioso rimpatriodela salma. Ha assunto adipendente, ha convissuto nela stessa azienda, madi ei nula sa e nula si ricorda. La morte, tanto piu’ se improvvisa e ingiusta,diventa responsabilitÒ quasi colettiva, tutti sono chiamati a rendere testimonianza. Le colpe e e omissioni non sono percio’ mai troppo piccole o trascurabili e e occasionidi riscatto ed espiazione troppo grandi. Appare quindi chiaro che tutta ’attenzione posta nel romanzo per a caritÒ verso adefunta, sottinde a necessitÒdela cura per il prossimo, per il vicino, quale che sia adistanza sociale, culturare o religiosa.