Dalmazia - 9788863911589

Dalmazia: Ei tiene la Guzla tra le ginocchia, come fosse un violoncello, e preludia con delle voci di testa di tono altissimo; a poco a poco, la folla gli si aggruppa intorno; i presenti dapprima ascoltano con indifferenza, accudiscono intorno al cantatore alle faccende domestiche, lo disturbano, vanno, vengono, passano, entrano, escono; ma la sua voce si scalda, e gli astanti si raccolgono, si forma il circolo, i passanti si fermano; se uno entra, lo fa con precauzione, e tutti si allogano in atteggiamenti svariatissimi, e si mettono ad ascoltare gravemente. Alcuni stanno ritti in piedi contro le pareti; altri, stesi su sacchi, accoccolati, seduti alla turca, rimangono immobili e muti; nessuno apre la bocca; se un passeggiero, assetato, vuol che gli servano il caffè o la bevanda del luogo, si accontenta di fare un segno. La voce del cantore intanto si è alzata, egli si eccita e i suoi occhi fluttuano; il verso slavo è rotto da singhiozzi singolari, che accentuano ciascuna frase del canto: non è certo musica, e direi volentieri che non c'è né melodia, né armonia, né forma, né suono; con tutto ciò la melopea uniforme ha un non so che d'attraente, di malinconico, di cupo, con dei lampi talvolta e degli accenni di trionfo. E come la storia del popolo, pieno di tristezza e di speranza; è la loro Iliade, la loro Odissea, il loro romancero; a volte è altresì un'antologia e un idillio, un epitalamio o una canzone, il riflesso della vita, la sua storia in versi, il racconto delle sue leggende, la glorificazione de' suoi eroi.
And holds the Guzla between your knees, like a cello, and preludia with high tone head entries; little by little, the people it has agglomerated around; These first listen casually, they look after around Calhoun household chores, disturb it, go, go, go, go, go; but his voice gets hot, and bystanders gather, form the circle, passersby stop; If one goes, he does it with precaution, and everyone is allogano in different attitudes, and bring you to listen gravely. Some are standing up against the walls; others lying on bags, crouched, sat alla turca, stand still and dumb; nobody opens his mouth; If a passenger, thirsty, it means that they serve coffee or beverage of place, is content to make a mark. The voice of the singer is meanwhile got up, he gets off and his eyes flutter; the Slav is broken by SOBs, that accentuate each phrase of the song: it is certainly music, and I would say again that there is neither melody nor harmony, nor form, nor sound; with all the melopea uniform has a certain something of attractive, melancholy, gloomy, with lightning and sometimes hints of triumph. And as the history of the people, full of sadness and hope; is their Iliad, their Odyssey, their romancero; Sometimes it is also an anthology and an Idyll, an epithalamium or a song, a reflection of life, its history in verse, the tale of its legends, the glorification of his heroes.