Integrazione (im)possibile? - 9788875575649

Integrazione (im)possibile?: Marco Zacchera è un uomo, che nei fatti («primo viaggio missionario in Africa nel novembre del 1980. Mi installai nel nord del Kenya, a Loyangallany - sul lago Turkana - in una missione della "Consolata" di Torino per insegnare a pescare alla tribù degli Ol Molo e da allora ho passato tanti mesi della mia vita in Kenya o in Burundi, Uganda, Ruanda, Mozambico, Madagascar e in tanti altri paesi africani toccando con mano situazioni disperate. Con i "Verbania Center" ho contribuito a realizzare ospedali, scuole, dispensari, cooperative ed occasioni di sviluppo cercando di dare una mano a tutti, indipendentemente dalla lingua o dal colore della pelle») ha dato prova di aiutare - e, quindi, di conoscere in maniera approfondita, come testimonia l'articolazione e la completezza del suo piano dell'opera - le realtà di quelli che una volta si definivano i "dannati della terra", ovvero le popolazioni del terzo e quarto mondo, esclude dalla distribuzione sbilanciata e sperequativa delle ricchezze del pianeta. Egli si definisce innanzitutto un cristiano, dunque un uomo che per ragioni dottrinarie e morali, l'unica "razza" che egli riconosce è dichiaratamente quella umana. Tuttavia, Zacchera non si perita di sfidare il politicamente corretto, il buonismo, l'ipocrisia della religione umanitaria ed egualitaria sostenuta dai media al servizio del sistema basato sul pensiero unico. A lui, i problemi piace guardarli in faccia, senza ipocrisie e senza infingimenti, e i fenomeni migratori dal terzo e quarto mondo verso i paesi più sviluppati e benestanti di problemi ne pongono parecchi, come t
Marco Zacchera is a man who in fact ("first missionary journey to Africa in November 1980. I settled in the north of Kenya, in Loyangallany - on Lake Turkana - in a mission of the "Consolata" of Turin to teach the Ol Molo tribe how to fish and since then I have spent many months of my life in Kenya or in Burundi, Uganda, Rwanda, Mozambique, Madagascar and in many other African countries touching desperate situations with my own hands. With the "Verbania Centers" I have contributed to the creation of hospitals, schools, dispensaries, cooperatives and development opportunities, trying to give a hand to everyone, regardless of language or skin color») has shown that he helps - and, therefore, knows in depth, as evidenced by the articulation and completeness of his work plan - the realities of those who once called themselves the "wretched of the earth", that is, the populations of the third and fourth worlds, excludes from the unbalanced and unequal distribution of the planet's wealth. He defines himself first and foremost as a Christian, therefore a man who, for doctrinal and moral reasons, the only "race" he recognizes is openly the human race. However, Zacchera does not shy away from challenging the political correctness, the do-goodism, the hypocrisy of the humanitarian and egalitarian religion supported by the media in the service of the system based on the single thought. He likes to look problems in the face, without hypocrisy and without pretense, and the phenomena of migration from the third and fourth world to the more developed and affluent countries pose many problems, such as t