Sommario dei luoghi comuni - 9788884199744

Sommario dei luoghi comuni: «Le idee dei tempi non è i sentimenti dei tempi [...] i sentimenti dei tempi svela le assenti idee dei tempi», scrive Michele Zaffarano - ed è su questa ascissa ideale che si abbattono le coordinate dei Luoghi comuni. Zaffarano è traduttore e, dunque, immedesimato conoscitore della scrittura di ricerca francese contemporanea. Tarkos, per esempio. Se la lingua è un invisibile di ciò che siamo, tradurre è imparare a pensare come un altro, essere temporaneamente altro da sé. Questo allenamento all'alterità è una mola, un mulinello e un polo di attrazione centripeto, nella poesia di Zaffarano autore, che spinge la parola a riprodurre obiettività e serialità, più ancora che dell'oggetto in sé, dell'accumulo dell'oggetto diventato merce. Il "Sommario dei luoghi comuni" inscena la serialità della merce sugli scaffali e l'infinita riproducibilità dei fenomeni, pure di quelli umani, un tempo privilegiati. Catalogo melancholico e schedario politico nello stesso momento, il libro specchia la nostra stessa riproducibilità di parlanti, il nostro essere punti di intersezione sull'ascissa-tagliola produttiva. L'idea è che questo libro si debba srotolare come il rullo di una cassa o come un cartiglio, piuttosto che sfogliare; l'idea è che questo libro voglia ipnotizzare il lettore per liberarlo da un'ipnosi storica precedente, tanto è evidente il fine pratico della poesia, il suo additare un organismo che oscilla a occhi chiusi tra la materia fredda di un dibattito interno («è le forme delle espressioni / è contro le forme delle espressioni») e un altro, parallelo e continuo, tra dentro e
"The ideas of the times are not the feelings of the times [...] the feelings of the times reveal the absent ideas of the times", writes Michele Zaffarano - and it is on this ideal ascissa that the coordinates of the Common Places are breaking down. Zaffarano is a translator and, therefore, an empathized connoisseur of contemporary French research writing. Tarkos, for example. If language is an invisible of who we are, translating is learning to think like another, being temporarily other by itself. This training in otherness is a mola, a reel and a center of centribal attraction, in the poem of Zaffarano author, which pushes the word to reproduce objectivity and seriality, more than the object itself, of the accumulation of the object become a commodity. The "Summary of Clichés" stages the seriality of the goods on the shelves and the infinite reproducibility of phenomena, even of the human ones, once privileged. Melancholic catalogue and political file at the same time, the book mirrors our own reproducibility of speakers, our being points of intersection on the ascissa-cutting production. The idea is that this book should unroll like a cashem roller or as a title block, rather than browse; the idea is that this book wants to hypnotize the reader in order to free him from a previous historical hypnosis, so obvious the practical purpose of poetry, its adtoment ingesting an organism that oscillates with closed eyes between the cold matter of an internal debate ("it is the forms of the expressions / is against the forms of expressions') and another, parallel and continuous, between inside and