Ncuntraiu lu mari - 9788876767265

Ncuntraiu lu mari: «Come nelle precedenti raccolte, in questa "Ncuntràiu lu mari", arricchita dalle immagini di Rossella Granata, lo sguardo di Maria Nivea Zagarella penetra negli angoli più intimi della vita quotidiana di ieri e di oggi, ma rielabora anche gli eventi più traumatici del nostro tempo: le guerre, gli esodi e le apocalittiche migrazioni. Uno sguardo reso lucente da una robusta passione civile, intellettuale, morale, che in taluni casi induce l'autrice a fissare la data nella quale i versi sono scaturiti dal profondo di una coscienza turbata da fatti sconvolgenti. Una disseminazione di pulsioni lirico-emozionali che, per quanto possano emergere dai più lontani luoghi della Terra, stanno interamente dentro una "sicilianità" che ancora una volta non è perimetro chiuso, ma spazio culturale aperto nel quale le dimensioni spaziale e temporale si riempiono delle digressioni più seducenti, attuate non soltanto - come abbiamo osservato - con occhio dolente, ma anche vivido di accattivante gaiezza: Scinnìu l'acqua d'o celu... Chi duci piuliata, risatedda scurdata! versi scritti nel gennaio dello scorso anno, metafora della pioggia sulla terra riarsa, che prelude all'altra grande connotazione della poesia di Maria Nivea Zagarella: il sentimento dei luoghi, che è il sentimento della storia di quei luoghi, un sentimento che attraversa il tempo e le generazioni, e che può essere il sentimento dello spazio pieno, tattile, sonoro, o dello spazio vuoto, che è poi tutto interno a noi.» (dalla prefazione di Giovanni Ruffino)
As in the previous collections, in this "Ncuntràiu lu Mari", enriched by the images of Rossella Granata, the gaze of Maria Nivea Zagarella penetrates the innermost corners of the daily life of yesterday and today, but also reprocesses the most traumatic events of Our time: The wars, the exodus and the apocalyptic migrations. A glance made shining by a robust civil, intellectual, moral passion, which in some cases causes the author to fix the date in which the verses have sprung from the depths of a conscience troubled by shocking facts. A dissemination of lyrical-emotional impulses that, although they may emerge from the most distant places of the earth, are entirely within a "Sicilian" that is once again not closed perimeter, but open cultural space in which the spatial dimensions and Temporal are filled with the most seductive digressions, implemented not only-as we have observed-with a sore eye, but also vivid of captivating gaiety: Scinnìu the water of O celu... Who Duci Piuliata, Risatedda scurdata! Verses written in January last year, metaphor of the rain on the parched earth, which prelude to the other great connotation of the poetry of Mary Nivea Zagarella: The sentiment of the places, which is the sentiment of the history of those places, a sentiment that It crosses time and generations, and that can be the feeling of space full, tactile, sound, or empty space, which is then all internal to us.» (from the preface by Giovanni Ruffino)