La ricetta perfetta è quella che alla fine si scrive. Dialogo immaginario tra il signor Artusi e Marietta Sabatini cuoca e governante - 9788861402454

La ricetta perfetta è quella che alla fine si scrive. Dialogo immaginario tra il signor Artusi e Marietta Sabatini cuoca e governante: Un omaggio al padre della cucina italiana attraverso un dialogo immaginario tra Pellegrino Artusi e Marietta Sabatini, sua "fondamentale" cuoca e governante. Una pièce teatrale di Gianni Zagato, stimolato dal singolare (e sinodale) rapporto con la governante, cuoca fedele per trent'anni di casa Artusi a Firenze. L'ambientazione evocata è il Villino Puccioni, tra la ricca biblioteca di testi classici e l'ampia cucina dove ogni ricetta veniva sperimentata e ripetuta sino a raggiungere la perfezione: in tal luogo, oltre al creatore e alle sue due "ancelle" (Marietta e il forlimpopolese Francesco Ruffilli, anch'egli cuoco e factotum di casa Artusi), incuriosisce la presenza di Biancani e Sibillone, i suoi "migliori amici dalla candida pelle", una coppia di paciosi gatti cui l'autore dedicherà proprio la prima edizione de "La scienza in cucina". Il sodalizio tra Artusi e Marietta, che durò per quello che è stato definito il "ventennio artusiano", scandiva ogni santa giornata con metodica ripetitività, dalla spesa giusta il mattino presto al confronto paritetico nel decisivo momento degli assaggi, per decidere e capire se l'esperimento era riuscito o non andasse invece ripetuto.
A tribute to the father of Italian cuisine through an imaginary dialogue between Pellegrino Artusi and Marietta Sabatini, his "fundamental" cook and housekeeper. A play by Gianni Zagato, stimulated by the singular (and synod) relationship with the housekeeper, a loyal cook for thirty years of Artusi's house in Florence. The setting evoked is the Villino Puccioni, between the rich library of classic texts and the extensive kitchen where each recipe was tried and repeated until it reached perfection: in this place, in addition to the creator and his two "handmaids" (Marietta and the Forlimpopolese Francesco Ruffilli, also a chef and factotum of the Artusi house), intrigues the presence of Biancani and Sibillone, his "best friends with a white skin", a pair of peaceful cats to which the author will dedicate precisely the first edition of "Science in kitchen." The partnership between Artusi and Marietta, which lasted for what has been called the "Articane ventenne", marked every holy day with methodical repetitiveness, from the right spending early in the morning to the equal comparison at the decisive moment of the tastings, to decide and whether the experiment had succeeded or should not be repeated.