I miei documenti - 9788838933165

I miei documenti: "Mio padre era un computer e mia madre una macchina da scrivere" si legge nelle prime pagine di questo libro, ed è proprio nell'incrocio e nella sovrapposizione tra la vita degli oggetti e quella degli esseri umani che prende forma l'epica quotidiana, intima e minuta, ma non per questo meno potente, di Alejandro Zambra. Lo scrittore cileno mette in rassegna bugiardi impenitenti e fantasmi in carne e ossa, banditi armati e giovani amanti, uomini ossessionati da un'idea superata della mascolinità o che si giocano l'ultima carta scommettendo sull'amore. Altri personaggi scoprono l'obsolescenza, come di merce, di sentimenti che sembravano eterni, o inseguono invano un padre che esiste solo nella memoria dell'infanzia. Il loro mondo è al tempo stesso modernissimo e antico, la cultura digitale del nostro secolo permea i dialoghi intensi e brillanti, ma nel cuore dei personaggi si insinua spesso una malinconia senza tempo, una passione romantica, un dubbio amletico. Le storie di Zambra scrutano vite che ci sembrano tanto più riconoscibili quanto più sono diverse dalle nostre, e risvegliano un desiderio di conoscenza, un sentimento della curiosità, quello in cui risiede la vera natura dell'arte narrativa quando prova a essere chiave di lettura del mondo, della sua crisi, del suo enigmatico ritrarsi.
"My father was a computer and my mother a typewriter" it reads in the first pages of this book, and it is precisely in the intersection and overlap between life and the objects of humans takes shape the everyday, intimate and epic, but no less powerful, by Alejandro Zambra. Chilean writer puts in unrepentant liars review and ghosts in the flesh, armed bandits and young lovers, men obsessed with an outdated idea of masculinity or played the last card betting on love. Other characters discover the obsolescence, as goods, feelings that seemed eternal, or chasing in vain for a father who exists only in the memory of childhood. Their world is both modern and ancient, digital culture permeates our intense and brilliant dialogues, but in the heart of the characters often sneaks a melancholy, romantic passion, a doubt hamlet. Zambra's stories peer lives that seem so much more recognizable as are different from ours, and awaken a thirst for knowledge, a sense of curiosity, that in the place where the true nature of the narrative art when he tries to be key to understanding the world and its crises, his enigmatic retreat.